Itinerario nr. 15: il Po di Goro a favore di corrente da Gorino Veneto alla foce, l'Isola dell'Amore, l'Isola dei Gabbiani ed il Bonello Bacucco (lunghezza del percorso: 10 km. circa; tempo previsto: mezza giornata)

Descrizione paesaggistico-naturalistica.

Trattasi dell'ultimo tratto del Po di Goro, contraddistinto da scarsitą di alberi e da predominanza di canneti.

Le "isole" nominate nel titolo di questo itinerario sono scanni (il Bacucco č anche un bonello), contraddistinti dalla tipica vegetazione litoranea della quale ho pił volte trattato.

Tra gli uccelli si possono osservare: Ardeidi, Sterne, gabbiani, Passeriformi legati strettamente al canneto e falchi di palude.

La riva sinistra č situata in Comune di Ariano (e tocca gli abitati di Gorino Veneto e Bacucco), quella destra č posta in Provincia di Ferrara (e fiancheggia il paese di Gorino Ferrarese).

Percorso in auto.

Imbarco.

E' lo sbarco dell'itinerario precedente.

Sbarco.

E' l'attracco fluviale di Bacucco (vedasi foto nr. 216). Per raggiungerlo occorre percorrere la solita strada arginale della riva sinistra del Po di Goro, continuando verso valle per altri sei chilometri circa, sino all'approdo sopramenzionato.

Sulla sinistra, durante il viaggio in auto, potete ammirare (vedasi foto nr. 212, 213 e 215) le vaste risaie dell'ex Valle Cą Latis (ora un'ampia distesa di terre bonificate), ubicate nella parte meridionale dell'Isola di Ariano, ricche di uccelli, ma povere, come il resto della campagna bassopolesana, di alberi.

Prima di arrivare allo sbarco, vale la pena di visitare quello che resta, in localitą Bacucco di Ariano, della chiavica emissaria dello Scolo Veneto nel Po di Goro (vedasi foto nr. 214). Si raggiunge dirigendosi verso il piazzale di un noto ristorante della zona.

Lo Scolo Veneto, del quale ho gią fatto un breve cenno, costituiva l'emissario delle acque di bonifica di tutta l'isola di Ariano e comunicava con la foce del Po di Goro attraverso una chiavica dotata di porte vinciane che si aprivano permettendo il deflusso in mare delle acque del collettore. Esse impedivano, inoltre, con la loro chiusura, che quelle dell'Adriatico penetrassero all'interno.

Il manufatto, del quale esiste ancora qualche arcata, venne terminato nel 1902 ed era costituito da tre aperture, munite di altrettante coppie di porte.

Vi era un addetto al funzionamento dell'opera idraulica (che costituiva un tutt'uno con la nota idrovora di Cą Vendramin), che alloggiava in una casa del Consorzio di Bonifica.

Durante i primi anni '60, il famoso fenomeno della subsidenza, del quale ho discusso in precedenza, tra le tante sue "vittime", fece anche questa e la chiavica emissaria, quindi (unitamente all'idrovora di Cą Vendramin), non ebbe pił ragione di esistere.

La casa del sorvegliante idraulico č stata adibita a ristorante.

La chiavica emissaria del Bacucco puņ essere considerata una testimonianza dell'"archeologia della bonifica idraulica".

Percorso in canoa.

Dopo 900 m. dall'imbarco, sulla destra, si incontra il porto di Gorino Ferrarese.

Sempre sulla destra, vi sono dei paradeli che permettono la comunicazione tra il Po e la Sacca di Goro, delimitata dal vasto Scanno di Goro.

Vi suggerisco di addentrarvi per ammirarla, in quanto, assieme a quella di Scardovari, costituisce una delle lagune pił grandi del Delta.

A 3,9 km. da Gorino Ferrarese (cioč a 4,8 km. dall'imbarco), in mezzo al Po di Goro, si trova un bel bonello, che merita senz'altro un periplo per osservarlo da vicino.

Sulla sinistra, poi, procedendo verso valle, incontre­rete l'attracco fluviale di Bacucco; proseguite oltre, perņ, verso la foce (ubicata a 6,4 km. dalla partenza).

Dirigetevi verso destra, sino a sbarcare sull'Isola dell'amore (una porzione dello Scanno di Goro), dove č situato il Faro di Goro (vedasi foto nr. 217). Fatevi il solito bagno, una passeggiata e, volendo, una sosta al ristorante colą esistente.

Risalite in canoa, attraversate la foce (vedasi foto nr. 218) e portatevi sull'altro isolotto, posto nella riva sinistra del Po di Goro, ossia l'Isola dei gabbiani, dove potete sbarcare e fare una camminata su un'altra spiaggia selvaggia.

Rimontate in canoa ed imboccate di nuovo il Po, controcorrente, verso l'attracco del Bacucco.

Individuato il primo paradelo alla vostra destra, imboc­catelo. Esso mette in comunicazione il Po di Goro con il Po di Gnocca.

Sulla sinistra costeggerete un' azienda faunistico-venatoria, mentre sulla destra il canneto del retroscanno dell'Isola dei gabbiani.

Giunti nel "ramo morto del Po di Gnocca", vi troverete di fronte al Bonello Bacucco (meta di uno degli altri itinerari). Girate a destra e procedete verso il mare.

Raggiunta la spiaggetta, sbarcate e fate un giro anche su quello scanno.

Spostandovi verso nord vi dirigerete sullo Scanno del Bacucco, mentre dall'altra parte, vi porterete di nuovo sull'Isola dei gabbiani.

Un tempo i due litorali erano separati dal Po di Gnocca (in molte cartine del Delta, infatti, ancora oggi i due isolotti appaiono divisi), poi, a seguito dell'interramento di quella foce, si unirono.

Risalite in canoa, infine, e, facendo il percorso a ritroso, ritornate in Po di Goro, girate a destra pagaiando controcorrente e sbarcate all'attracco del Bacucco.

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foto nr. 212.Itinerario nr. 15: il del Po di Goro verso la foce, le vaste risaie dell'ex Valle Cą Latis nell'Isola di Ariano. Nella parte meridionale dell'Isola di Ariano, nella stretta lingua di campagna tra il Po di Goro ed il Po di Gnocca, imponenti furono le opere di bonifica.La maggior parte dei terreni agricoli strappati alle paludi sono ora coltivati soprattutto a risaie. Sembra quasi un'ironia della sorte, ma dopo tante fatiche per prosciugare le terre al fine di poterle coltivare, l'uomo ha optato per quelle colture che, in fin dei conti, continuano a sommergere la superficie del Delta per buona parte dell'anno, contribuendo ad incrementare le sue zone umide , che forniscono ospitalitą a molte specie di uccelli.In questa foto, per esempio, si notano le sagome di cinque garzette in volo (cinque piccole macchie bianche che risaltano sul giallo e verde delle Graminacee)

 

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foto nr. 213. Itinerario nr. 15: il tratto finale del Po Goro, un albero solitario nella zona delle risaie dell'ex. valle di Cą Latis. Questa parte del Delta ha un fascino del tutto particolare. La quasi assoluta mancanza di alberi, la monotonia della monocoltura e l'assenza di centri abitati, rendono quasi "spettrale" il paesaggio. Questa "sensazione" č accentuata in questa foto, nella quale il sopraggiungere di un temporale estivo, che accentua i contrasti dei colori, rende tutto pił cupo. Si percepisce appieno l'isolamento di queste terre sperdute, ci si rende anche conto dei risultati delle immense opere di bonifica, che hanno cancellato ogni tracciata delle antiche selve di un tempo. Nonostante questo, forse per il silenzio di questi luoghi e la vastitą della pianura che si perde ininterrotta all'orizzonte, quest'angolo di Delta č ugualmente "magico" ed interessante

 

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foto nr. 214. Itinerario nr. 15: il tratto finale del Po di Goro, i resti della chiavica emissaria dello Scolo Veneto nel Po di Goro. Questo canale costituiva l'emissario delle acque di bonifica di tutta l'isola di Ariano e comunicava con la foce del Po di Goro attraverso una chiavica dotata di porte vinciane che si aprivano permettendo il deflusso in mare delle acque del collettore. Esse impedivano, inoltre, con la loro chiusura, che quelle dell'Adriatico penetrassero all'interno.Il manufatto,del quale esiste ancora qualche arcata, venne terminato nel 1902 ed era costituito da tre aperture, munite di altrettante coppie di porte. Vi era un addetto al funzionamento dell'opera idraulica (che costituiva un tutt'uno con la nota idrovora di Cą Vendramin), che alloggiava in una casa del Consorzio di Bonifica.Durante i primi anni '60, il famoso fenomeno della subsidenza, tra le tante sue "vittime", fece anche questa e la chiavica emissaria, quindi (unitamente all'idrovora di Cą Vendramin), non ebbe pił ragione di esistere. La casa del sorvegliante idraulico č stata adibita a ristorante.

 

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foto nr. 215. Itinerario nr. 15: il tratto finale del Po di Goro, la parte meridionale dell'Isola di Ariano

 

visualizza foto foto nr. 216. Itinerario nr. 15. Il tratto finale del Po di Goro, l'attracco fluviale di Bacucco

 

visualizza foto foto nr. 217. Itinerario nr. 15: il tratto finale del Po di Goro, il Faro di Goro

 

visualizza foto foto nr. 218. Itinerario nr. 15: il tratto finale del Po di Goro: la foce del Po di Goro

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