Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 3 Agosto 2001: <<CACCIA. A meno di un mese dal ventilato via libera per le doppiette levata di scudi dell’Associazione agricoltori. Contestata la preapertura-pilota.Inoltrata alla Regione una richiesta per bloccare l’avvio della stagione venatoria>>

È già polemica sulla preapertura alla caccia che dovrebbe portare il territorio dei tre atc polesani al ruolo pilota in Veneto nell'applicazione del provvedimento di sparo anticipato alla stanziale. Alla base vi è infatti il progetto dell'assessore regionale Giancarlo Conta di permettere l'attività venatoria secondo precisi e dettagliati piani di abbattimento predisposti dalla Provincia su indicazione degli ambiti territoriali e delle associazioni venatorie

Ma a meno di un mese dal ventilato via libera per le doppiette polesane, la prima levata di scudi arriva dalla componente agricola che fa capo all'Associazione Agricoltori di piazza Duomo. L'associazione presieduta da Leonardo Ferrari ha chiesto alla Regione di bloccare la pre-apertura in calendario già dal 1. settembre. Legate soprattutto alle attività agricole del periodo, le motivazioni del no degli agricoltori.«Nella prima metà di settembre - ha sottolineato Assoagricoltori polesana - si concentrano la maturazione e la raccolta di mais, soia e barbabietole, pomodoro e radicchio, pesche, mele e pere. Eppoi c'è la vendemmia. L'eventuale danno ai raccolti non è più recuperabile e provocherà un'immediata perdita di reddito dell'imprenditore. Con le raccolte, gli addetti agricoli sono più impegnati nei campi e ciò comporta forti implicazioni in termini di sicurezza e incolumità per i possibili e mai scongiurabili incidenti di caccia».

Assoagricoltori mette in luce anche che settembre è un mese tra i più apprezzati dagli amanti della campagna per avvicinarsi e frequentare le aziende agricole. «La ricettività agrituristica - è stato spiegato - in questo mese, registra le maggiori presenze con manifestazioni come "Fattorie aperte" o la festa della vendemmia. Si tratta di attività che riscuotono apprezzamento da parte dei visitatori e che stanno diventando parte integrante dell'attività agricola». A parere di Assoagricoltori, con la preapertura la Regione ha voluto sovrapporre, al periodo di più intensa attività agricola, la consistente pressione venatoria che si registra a ogni inizio stagione. Le prime due settimane di caccia, infatti, sono quelle più appetite dai cacciatori che possono disporre di maggiori quantitativi di selvaggina. «Si corre il rischio che vengano compromessi i rapporti fra cacciatori e imprenditori agricoli - ha avvertito l'Associazione agricoltori - per questo vogliamo la modifica urgente del calendario venatorio con lo stralcio integrale dei capitoli relativi alla pre-apertura sia in forma vagante che da appostamento fisso o temporaneo».