AL SIG. ASSESSORE REGIONALE ALLA CACCIA GIANCARLO CONTA

Oggetto: richiesta di esclusione di "Ekoclub" dalla C.F.V.R. a favore di altra "associazione ambientalista non venatoria".

 

Adria, 27.12.2000

 

Egr. sig. Assessore, come precisato nei nostri interventi in sede di riunione di insediamento della nuova C.F.V.R., non è nostra intenzione "creare problemi", perché vogliamo lavorare assieme agli altri componenti con spirito costruttivo (anche se, ovviamente, partendo da posizioni totalmente differenti).

Già, però, Le abbiamo "sollevato il caso" della presenza di "Ekoclub", un’associazione "ambientalista-venatoria", della Federcaccia, che ha tolto il posto ad altre associazioni, veramente ambientaliste, che dovrebbero essere in Commissione a pieno titolo (per esempio Legambiente, L.A.V., E.N.P.A., ecc.).

Per inquadrarLe al meglio il problema Le facciamo un piccolo

excursus
(tutto ciò lo potrà trovare anche su Internet all'indirizzo: http://space.tin.it/associazioni/faroccat/cfvphome.html):

Le leggi sulla caccia (la nazionale e la regionale) prevedono che in seno alle varie commissioni faunistico venatorie (quella nazionale, denominata "Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale", quelle provinciali, quella regionale ed il direttivo degli Ambiti territoriali di caccia) vi siano membri in rappresentanza delle associazioni di protezione ambientale. Normalmente, in questi vari organismi, "fisiologicamente" i cacciatori si trovano in maggioranza, sia perché sono più numerose le associazioni venatorie titolate a farne parte, sia perché i rappresentanti degli organi amministrativi (province o regioni) sono preposti a sovrintendere la materia in questione (la caccia, la pesca e l'agricoltura), per cui non possono non tenere in debita considerazione le aspettative di chi tali attività esercita (non è un mistero che la "lobby" dei cacciatori abbia consensi "trasversali" nel mondo politico, da destra a sinistra).

Come se non bastasse questo "strapotere" del mondo venatorio ai danni di quello ambientalista, nelle suddette commissioni, qualche appartenente ai seguaci di Diana ha avuto la brillante idea (della serie: fatta la legge, trovato l'inganno!), di inventarsi, ex novo, "pseudo-associazioni" ambientaliste, favorevoli alla caccia, che potessero, così, "soffiare il posto" ai veri ambientalisti, in modo tale che la gestione della materia venatoria diventasse "cosa loro" (si tenga bene presente, invece, che il titolo della legge quadro sulla caccia recita: "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio". Questo significa che, in primo luogo, tale normativa si dovrebbe occupare di aspetti protezionistici; ambito, quindi, di stretta pertinenza degli Ambientalisti!), senza l'intrusione di scomodi antagonisti.

Sono nate, perciò, nuove associazioni, come "Ekoclub", formata da iscritti alla Federcaccia (alcuni non sanno nemmeno di esserlo) o "Kronos", composta da appartenenti all'associazione venatoria Cacciatori Veneti.

Il bello, o meglio il brutto, di tutta questa faccenda, è che tali "ambientalisti" sono stati riconosciuti dal Ministero dell'Ambiente e sono presenti nel Consiglio nazionale per l'ambiente. Ma c'è di peggio: nonostante non abbiano mai dimostrato di quali iniziative ambientaliste siano capaci (mai una manifestazione, mai una protesta, mai una raccolta firme in favore della difesa degli animali, degli ecosistemi, ecc.,) a causa dell'alto numero dei loro iscritti (praticamente tutti gli associati alla Federcaccia, nel caso, per esempio, di Ekoclub), notevolmente superiore ad associazioni pure importanti come il W.W.F. e Legambiente, hanno "soffiato" il posto in alcune commissioni (complici funzionari provinciali o regionali un po' "distratti"), ai veri Ambientalisti!

Tutto ciò è semplicemente scandaloso!

(fine excursus)

Già casi analoghi di "incompatibilità" sono nati, in altre commissioni venatorie, e si sono risolti secondo le nostre legittime aspettative (con l'esclusione dei "pseudo-ambientalisti"); a tal proposito Le alleghiamo alcuni documenti, relativi a:

-decreto di nomina dei rappresentanti della Commissione Faunistico Venatoria della Provincia di Rovigo (che vedeva la presenza di un membro di "Kronos"-associazione facente capo a Cacciatori Veneti), lettera di protesta delle associazioni ambientaliste polesane, lettera di risposta del Presidente della Provincia di Rovigo, decreto di sospensione della nomina dei membri della C.F.V.P., decreto definitivo di nomina della C.F.V.P. (con esclusione di "Kronos" a favore di "Italia Nostra")

-sentenza nr. 307/2000 del T.A.R della Toscana che ha rigettato il ricorso di Ekoclub, esclusa da un A.T.C. di quella Regione (in tale sentenza è precisato bene il motivo giuridico per cui "Ekoclub" deve essere esclusa).

Non vorremmo iniziare con Lei con il "piede sbagliato" (creandoLe subito un problema), certi che la nomina di "Ekoclub" sia stata fatta in buona fede; però, onde evitare di perdere ulteriore tempo in ricorsi al T.A.R. (che comunque stiamo già preparando) che inficerebbero da subito (vedasi, per esempio quello che è successo nella C.F.V.P. di Rovigo) l'inizio dei lavori auspicato sin da subito dai tutti i partecipanti alla prima riunione del 19.12.2000, Le chiediamo di escludere da subito il rappresentante di "Ekoclub", a favore di un membro di altra associazione ambientalista non venatoria.

Non vogliamo che la nostra possa sembrare una "minaccia", perché non lo è affatto! Trattasi solo di una giusta aspettativa, necessaria affinché la Commissione da Lei fortemente voluta, possa nascere con i crismi della legalità e del rispetto reciproco tra le diverse "anime" che ne fanno parte. Esse sono deputate a "recitare" ciascuna la propria parte (ad un certo punto del Suo intervento è stato proprio Lei a parlare di giuoco delle parti e da quella frase abbiamo preso spunto), che deriva da ideologie diverse: evitiamo, quindi, di permettere che qualche "attore" usurpi la scena di altri solo perché "indossa panni non suoi"! La rappresentazione sortirebbe solo i fischi degli spettatori!

Al termine della prima riunione della Commissione, quella del 19.12.2000, Lei ha chiesto che la successiva venga fatta da una sorta di "Comitato Ristretto", che condensi tutte le entità della Commissione stessa e che possa lavorare più celermente, vista la mole di provvedimenti da discutere.

"Nulla questio" da parte nostra: W.W.F., L.I.P.U. ed Italia Nostra sono abituate a lavorare assieme da anni, senza rivalità. Ovvio, però, che lo stesso non possa dirsi per "Ekoclub", da noi visto come fumo negli occhi, e che non potrebbe certo essere rappresentato da noi, né potremmo noi  considerarci rappresentati da loro in sede di "Comitato Ristretto".

Ci sarebbe, quindi, già un grosso ostacolo, per quanto ci riguarda, nel poter dare corso alla Sua legittima proposta, a causa del problema di fondo, motivo di questa nostra nota.

La preghiamo, quindi, di risolvere al più presto la questione, al fine di poter mantenere la fiducia che noi abbiamo riposto in Lei.

In attesa di buone nuove, Le porgiamo cordiali saluti.

In allegato:

-decreto di nomina dei rappresentanti della Commissione Faunistico Venatoria della Provincia di Rovigo (che vedeva la presenza di un membro di "Kronos"-associazione facente capo a Cacciatori Veneti), lettera di protesta delle associazioni ambientaliste polesane, lettera di risposta del Presidente della Provincia di Rovigo, decreto di sospensione della nomina dei membri della C.F.V.P., decreto definitivo di nomina della C.F.V.P. (con esclusione del rappresentante di "Kronos" a favore di quello di "Italia Nostra")

-sentenza nr. 307/2000 del T.A.R della Toscana che ha rigettato il ricorso di Ekoclub, esclusa da un A.T.C. di quella Regione.

I membri ambientalisti della C.F.V.R.

Fabio Roccato W.W.F.

Andrea Firpo Italia Nostra

Francesco di Grazia L.I.P.U.