GIUNTA REGIONALE DEL VENETO Assessorato alle politiche per l'agricoltura, l'artigianato e il commercio |
Prot. n. 292/48.17 | Venezia 17 GEN 2001 |
OGGETTO:
Richiesta di esclusione di "Ekoclub" dalla C.F.V.R. a favore di altra "associazione ambientalista non venatoria".
Egr. Sig.ri
Componenti della Commissione Faunistico-Venatoria Regionale Fabio Roccato - WWf Via Turati 8 45011 ADRIA RO Andrea Firpo - Italia Nostra Via A. Costa 37 30174 MESTRE VE Francesco di Grazia - LIPU Via del Capitel 11 37131 VERONA |
Egregi Signori Componenti della Commissione Faunistico-Venatoria Regionale,
nel riscontrare la Vs. nota pari oggetto del 27.12.2000, pervenutami in data 10.01.2001, mi corre l'obbligo, nello spirito di interlocuzione serena avviato con tutte le componenti sociali a vario titolo interessate alla materia faunistico-venatoria, formulare alcune brevi considerazioni sulla questione che mi viene proposta.
In primo luogo consentitemi di non condividere la tesi che postula un'insanabile contrapposizione tra cultura ambientalista e cultura venatoria. Una cosa è sostenere che sono le Associazioni ambientaliste cosiddette "anti-caccia" a dover dare voce - nelle sedi istituzionali - agli interessi collettivi di segno contrario in materia venatoria, altra cosa è sostenere che solo quelle possono utilmente rappresentare gli interessi dell'ambiente e della fauna.
Non intendo dibattere sul "diritto/dovere di rappresentanza" in materia, perché l'argomento ci porterebbe molto lontano.
Dico solo che è proprio la Legge n. 157/92, con la sua corretta impostazione prioritariamente rivolta ai problemi della protezione ambientale, a doverci condurre al di fuori dalle secche rappresentate da una superata contrapposizione tra "caccia si" e "caccia no" per impegnarci tutti in un progetto (certo, partendo da posizioni culturalmente anche contrapposte) di attività venatoria sostenibile.
Ecco, allora, che le pregiudiziali di rappresentanza dovrebbero, a mio avviso, affievolirsi di molto, a meno di volersi arrogare (ma ciò credo non sia nello stile di Associazioni aperte al confronto quali sono quelle autorevolmente rappresentate dalle SS.VV.) competenze esclusive in materia di gestione dell'ambiente (non è forse vero che l'art. 1 comma quarto affida la gestione delle oasi non solo alle Associazioni di protezione ambientale ma anche, in alternativa, a quelle venatorie?).
Tale posizione pregiudiziale mi appare ancor meno condivisibile se penso che nel caso di cui stiamo disquisendo non è in gioco la rappresentanza in un Comitato Direttivo di A.T.C. (qui, trattandosi di un organismo gestionale dove vengono assunte delle decisioni, si possono anche in parte condividere le riserve formulate), bensì la presenza in un Comitato avente mere funzioni consultive (alle quali, sia ben chiaro, il sottoscritto annette grande importanza) nell'ambito del quale le posizioni "contrarie alla caccia" sono peraltro ampiamente assicurate.
Voglio essere sincero, proprio per onorare l'"apertura di credito" che mi avete voluto concedere: parlare di "lobby" dei cacciatori, rivolgendosi ad un rappresentante delle Istituzioni chiamato ad applicare la legge in materia di caccia, ecco, francamente non mi pare una presentazione particolarmente felice ed in grado di farci fare molta strada in termini di dibattito sereno. Con pari forza respingo l'allusione ad una mancanza di correttezza da parte dell'Amministrazione: i miei funzionari, tutt'altro che "complici" o "distratti", hanno provveduto a richiedere la designazione anche ad altre Associazioni ambientaliste (Federnatura, Associazione Regionale Protezione Animali, Lega per l'Ambiente Veneto), senza peraltro ricevere risposta alcuna.
Tutto ciò premesso, poiché intendo procedere nella gestione della materia affidatami con il massimo rispetto dell'ordinamento giuridico, ho dato disposizioni agli Uffici regionali, competenti sotto i profili tecnici e giuridici, affinché i medesimi valutino con attenzione tutti gli aspetti che mi avete gentilmente esposto e mi relazionino approfonditamente al fine di assumere quanto prima le opportune decisioni.
Ricambio volentieri cordiali saluti
L'ASSESSORE REGIONALE -Arch. Giancarlo Conta |