Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'1 Novembre 2001: <<PORTO VIRO. TERMINAL. È esplosa come un fulmine a ciel ...>>.

È esplosa come un fulmine a ciel sereno, durante la riunione dell'altra sera del Coordinamento provinciale dei Comitati per l'Ambiente, che ha come portavoce Luigino Motteran, la notizia che il sindaco di Porto Viro, rompendo gli indugi che duravano sin dal suo insediamento, ha finalmente messo "nero su bianco", esprimendo per la prima volta, in una lettera inviata al Ministro alle Attività produttive - Direzione Generale Energie e Risorse Minerarie, Bologna, la posizione della sua Amministrazione riguardo al terminal gasiero "Off Shore", che dovrebbe sorgere al largo di Porto Viro, ed alla relativa condotta sottomarina che dovrebbe sbarcare sul litorale antistante Porto Levante, per poi proseguire per Cavarzere-Minerbio (Bo). Effettivamente, nella nota giunta in nostro possesso, il primo cittadino, in pratica fa proprie le posizioni del Comitato che ha per portavoce Luigi Flamini, sottolineando le perplessità ed i vincoli che l'impianto del gasdotto potrebbe procurare.

Mancin infatti, dopo aver affermato che "E' utile sottolineare la notevole preoccupazione che tale opera sta generando sull'opinione pubblica, non solo di Porto Viro ma di tutto il comprensorio deltizio, vista più come elemento perturbatore e di freno che come opportunità di sviluppo", afferma che: "i vincoli che essa determinerà negli scenari di sviluppo futuro del Delta del Po, vocato naturalmente al turismo, alla pesca e alla portualità, sono tali che si possono ritenere pienamente legittime le perplessità da più parti manifestate sull'opportunità dell'impianto stesso".Le osservazioni del sindaco Mancin non finiscono qui, e, sulla consistenza del terminal, afferma: "Le sue dimensioni, che peraltro la connotano come opera di dimensioni eccezionali, a valenza nazionale se non addirittura europea, hanno fomentato un facile allarmismo sulle possibili conseguenze di un cosiddetto incidente rilevante, ancor più oggi a causa della particolare situazione geopolitica scaturita dai tragici fatti terroristici dell'11 settembre e dal clima di guerra che ogni giorno maggiormente si respira".

Infine il primo cittadino, rileva che "la nascita di comitati spontanei e l'informazione talvolta "catastrofica" accompagnata dalla incerta e non diretta positiva ricaduta sul territorio e sull'economia del Comune di Porto Viro, hanno contribuito a consolidare un atteggiamento assolutamente contrario e, nell'ipotesi migliore, assai critico e diffidente, di gran parte dell'opinione pubblica". Tornando alla riunione del Coordinamento provinciale dei Comitati per l'Ambiente, cui tra gli altri erano presenti, in rappresentanza delle Istituzioni, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Chioggia e l'Assessore Varolo del Comune di Adria, sono stati decisi gli strumenti per la grande manifestazione antiterminal, indetta a Porto Viro per sabato 24 novembre: un documento di adesione alla manifestazione stessa, redatto dal Coordinamento provinciale dei Comitati per l'Ambiente, in cui si esprime un secco e motivato "no" al terminal ed al gasdotto, oltre a manifesti e volantini per pubblicizzare l'avvenimento in tutto l'hinterland.

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