Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 2 Settembre 2001: <<Sul progetto del Centro vacanze ...>>

Sul progetto del Centro vacanze nella tenuta Forti a Polesine Camerini, la giunta comunale passa al contrattacco.

La maggioranza guidata dal sindaco Broggio si dice "stanca di ricevere attacchi e di ascoltare menzogne". Dal palazzo municipale arriva dunque quella che vorrebbe essere una nota tranquillizzante anche se, in realtà, si limita ad esporre piattamente un progetto che è già costato al sindaco e all'assessore all'Urbanistica, Danilo Stoppa, la "Bandiera nera" di Legambiente, oltre alle critiche di varie associazioni ambientaliste polesane.

La prima argomentazione "forte" sottolineata dalla giunta Broggio è comunque quella che un anno fa i gruppi di minoranza consiliare (Nuova Frontiera, Lega Nord più Camillo Bruschi) non avevano bocciato il progetto, ma la loro astensione era dovuta "a motivi politici riguardanti il mancato coinvolgimento su tutto il problema". Come dire che le critiche vengono da fuori città, da chi non ha a cuore lo sviluppo portotollese quali possono essere i tanto odiati ambientalisti che vorrebbero imbalsamare il territorio. Non a caso viene addirittura citato il parere favorevole dell'Ente Parco, cioè quell'organismo che Porto Tolle non riconosce ed anzi vorrebbe abbattere con il ricorso pendente al Tar da oltre tre anni, nonchè le opere preliminari (i terrazzamenti) e il primo stralcio delle opere di urbanizzazione che permetterebbero "una volta espletate tutte le pratiche burocratiche e nel rispetto delle peculiarità dell'ambiente, di recuperare alcuni aspetti paesaggistici e naturalistici che altrimenti sarebbero destinati ad un progressivo degrado".

Il vero capolavoro linguistico sta però nella spiegazione della ragione per cui i terrazzamenti (la tenuta Forti si trova due metri e mezzo sotto il livello del mare e, attraverso tre successivi gradoni arriverà alla quota arginae a 4 metri sul livello del mare) sono non solo parte integrante del progetto, ma un suo aspetto imprescindibile: «Serviranno a garantire una maggiore sicurezza e per permettere ai turisti di godere di un panorama più unico che raro di quanto il Delta del Po offre durante il periodo primaverile ed estivo».

Ma anche nel resto della nota, in cui si illustrano le autorizzazioni ottenute, le garanzie inserite in convenzione (non ancora stata firmata,ndr.) e l'elenco delle opere che verranno realizzate nel primo e secondo stralcio, con la significativa dimenticanza della teleferica che dovrebbe condurre alla spiaggia del Bastimento e rappresenta uno dei punti più criticati dagli ambientalisti, non vi è traccia delle critiche ricevute ad esempio dalla Sovrintendenza ai beni ambientali di Verona che ha "costretto" il Ministero competente ad avocare la decisione per l'ultima autorizzazione a Roma. In ogni caso, per la giunta tutto questo servirà "a dar vita a nuove forme di turismo e quindi di creare motivi di occupazione, nonchè vere occasioni di visitazione e valorizzazione del Delta". E lo stesso sindaco Broggio dichiara che "questo discorso nuovo sul turismo merita di essere sostenuto per dare nuovi impulsi all'economia".

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