Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 4 Novembre 2002: <<L’OPINIONE. Il presidente del Comitato: «Orimulsion, insufficiente la posizione della Provincia». "Saccardin deve chiedere un piano alternativo">>

La recente presa di posizione del Presidente della Provincia, resosi disponibile a prendere in considerazione ogni eventuale altro piano di ambientalizzazione per la centrale di Porto Tolle, non ci soddisfa. Come tante altre volte abbiamo potuto osservare, ciò dimostra che una parte della politica non fa il suo dovere. Da un Presidente della provincia ci attendiamo molto di più. Ci attendiamo un ruolo attivo e non attendista, tipico di coloro che stanno alla finestra a guardare ciò che gli passa davanti. Ci attendiamo una posizione decisa e concreta. Se veramente, il Presidente e tutto il consiglio provinciale, hanno a cuore la questione ambientale del Delta del Po e, di rimando, di tutto il Polesine (anche per l'immagine che traspare al di fuori) dichiarino apertamente la loro contrarietà all'orimulsion. Non si può rimanere passivi e affermare che non ci sono altri piani da valutare. Il ruolo del politico deve essere quello di guida, di stimolo, egli deve essere, almeno qualche volta, uomo d'azione ed, in assenza di fatti concreti, deve prendere in mano la situazione. Questo ci aspettiamo da lui; gli organi provinciali col loro presidente, possono fare questo.

Indubbiamente la posizione assunta è un passo avanti rispetto alle precedenti posizioni ma non è sufficiente e non porta a risultati concreti. Dica apertamente che l'orimulsion "non s'ha da fare" e che Enel deve presentare un piano alternativo concreto. È ovvio e non scopriamo l'acqua calda nell'osservare che non è stata proposta alcuna alternativa, abitualmente le aziende fanno i loro piani e li portano avanti finché non ne constatano la impraticabilità. Siamo sicuri che, di fronte ad un no compatto verso l'orimulsion, farebbe rivedere i piani strategici, relativamente a Porto Tolle, di Enel. Il fronte del no, purtroppo, non è compatto proprio grazie alle posizioni a volte favorevoli a volte attendiste a passive del centro sinistra. In questa situazione, Enel, non proporrà mai un piano alternativo perché non ha motivo di farlo. Signor Presidente assuma le responsabilità che le competono, il suo ruolo, la sua posizione, le permettono di indirizzare e non solo di osservare e vedrà che, se tutti compatti nel no, il piano alternativo arriverà.

A riguardo della pericolosità ambientale dell'orimulsion o di altro combustibile diverso dal gas naturale il rischio è elevatissimo, il tutto agrravato dal fatto che la centrale è inserita all'interno del parco. Vorrei ricordare che esiste un parco che ha l'obiettivo di proteggere e valorizzare un ecosistema naturale estremamente delicato. Per rendere "innocuo", per l'ambiente, un impianto che brucia olio, orimulsion, FTZ, ecc c'è un solo modo: installare grossi e costosi sistemi di abbattimento delle emissioni. È disposta, Enel, a fare questo? Come già ribadito in passato, probabilmente potrebbero essere installati ma poi avremmo dei seri dubbi sul loro mantenimento in perfetta efficienza.

Desidero, infine, ricordare che è attivo il sito web www.stoporimulsion.com.

Ing. Antonio Monesi

Presidente del Comitato