Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 7 Febbraio 2003: <<CASTELMASSA. Sotto esame le scorie dei megacentri elettrici di Sermide e Ostiglia. Centrali, cosa c'è nell'aria. Al via uno studio sugli effetti delle emissioni su salute e ambiente>>

I comuni del Destra Secchia effettueranno presto una precisa indagine scientifica sulla qualità dell'aria nel vasto bacino tra Felonica e Poggio Rusco, dove insistono le due megacentrali elettriche di Moglia di Sermide e Ostiglia, interessate in questi mesi da un radicale processo di ambientalizzazione che dovrebbe rendere la loro attività meno inquinante.

Come già fatto due anni fa dalle amministrazioni altopolesane coordinate dall'assessorato provinciale all'ambiente Pierluigi Valentini, il monitoraggio scientifico sarà effettuato per comprendere esattamente, attraverso il metodo sperimentato dal professor Nimis dell'Università di Trieste, quale è l'impatto delle centrali sull'ambiente e salute della popolazione. Lo studio avrà come protagoniste le colonie di licheni, bioindicatori naturali. Intanto, per almeno altri due anni la centrale Edipower di Sermide funzionerà a olio combustibile denso. La notizia è diffusa dal coordinamento interprovinciale Uniambiente, che raccoglie più di 20 associazioni ambientaliste del Destra Secchia e dell'Altopolesine. Il territorio insomma dovrà continuare a sopportare le conseguenze dell'olio combustibile denso che da oltre vent'anni diffonde veleni lungo il Po con effetti disastrosi sulla salute di cittadini e ambiente. Ciò significa una ulteriore pesante pressione in termini di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo. Gli impianti hanno funzionato in media con circa il 30 per cento di gas e il 70 per cento di olio combustibile denso". Questo ha comportato, e lo si deduce dai documenti ufficiali, l'incenerimento di olio combustibile denso pari a una colonna ininterrotta di autobotti lunga 9000 chilometri che ha contribuito al degrado ambientale, con centinaia di migliaia di tonnellate di anidride solforosa, ossidi di azoto e ceneri che sono state riversavate nell'aria finora. Circa 10.000 tonnellate di pericolose polveri , pari al peso di 150.000 persone adulte hanno diffuso nell'aria nichel, vanadio, cromo, piombo, arsenico. Un recente rapporto del Wwf ha evidenziato che due terzi di laghi, stagni e paludi europei sono scomparsi negli ultimi 50 anni.