Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'08.02.02: <<AMBIENTE Incontro a Palazzo Celio. No di Provincia e Comuni a estrazioni e terminal. Il Consorzio ribatte alle critiche>>

Un coro di no sulle estrazioni metanifere nell'alto Adriatico e l'avvio di una fase interlocutoria sulle iniziative da intraprendere sul terminal gasiero. Di questo si è discusso ieri nel corso di un incontro avvenuto a Palazzo Celio fra il presidente della Provincia Federico Saccardin, accompagnato dal vice Giulio Azzalin, ed i sindaci ed amministratori dei Comuni di Adria, Ariano, Corbola, Loreo, Porto Viro, Taglio di Po e Porto Tolle. «La ricognizione - afferma una nota di Palazzo Celio - è servita per verificare le posizioni sul no al terminal gasiero espresse dalle diverse amministrazioni; quasi un approfondimento per lo studio di una serie di interventi da intraprendere congiuntamente sulle cui modalità ed azioni, gli amministratori locali si sono presi una decina di giorni prima di giungere al prossimo incontro con delle proposte operative e per quanto possibile, condivisibili da tutti». Sulle ventilate possibilità di trivellazioni e coltivazioni di giacimenti nell'alto adriatico, il no è stato netto. «Sulle iniziative da sviluppare per confermare le posizioni critiche espresse sul terminal gasiero - ha precisato il presidente Saccardin - ci siamo presi alcuni giorni per meglio valutare le forme istituzionali più forti da attuare. Deciso invece il no sulle estrazioni di metano, dove la minaccia per le nostre popolazioni, al di la di tutte le valutazioni matematiche e di laboratorio, è sempre attuale».

Intanto sulla vicenda relativa al terminal dell'Edison, il presidente del Consorzio di sviluppo, Gianni Franchi, ha inviato due distinte lettere al sindaco di Porto Viro, Doriano Mancin e a quello di Adria, Gino Sandro Spinello. In quest'ultimo caso Franchi spiega che per quanto concerne gli obblighi legislativi legati alla programmazione del Patto, "queste tematiche devono essere necessariamente affrontate secondo le procedure ivi stabilite al fine di non incorrere in violazioni normative con conseguenze anche patrimoniali rilevanti. Il documento del Patto - spiega Franchi a Spinello - devolve tutte le questioni attinenti ai rapporti tra sottoscrittori dello stesso a un Comitato di saggi che è stato insediato e al quale ogni soggetto firmatario deve rivolgersi». Chiarimenti sulle autorizzazioni vengono dati anche al sindaco Mancin. «Le autorizzazioni - dice Franchi - sia quelle già ottenute che quelle ancora in itinere per la realizzazione del terminal e della relativa tubazione prescindono alla sottoscrizione del Patto e nessuna di queste rientra nella titolarità del Consorzio. L'efficacia del protocollo aggiuntivo del Patto, sottoscritto con l'Edison, è conseguenziale all'ottenimento delle autorizzazioni necessarie che ad oggi non risultano ancora completamente acquisite. Va da sè che se si creeranno le condizioni per attivare il protocollo, il Consorzio che è l'espressione dei suoi soci, Comuni, Provincia e Camera di commercio e che ha visto l'elezione dei suoi attuali amministratori sulle base di un documento programmatico, si attiverà nel rispetto del mandato. In tal senso saranno certamente e pienamente tutelate le esigenze di sviluppo dell'area polesana con particolare riguardo al Comune di Porto Viro e al Delta così come espressamente previsto nel documento».