Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'8 Febbraio 2002: SANITÀ. È partita l’indagine epidemiologica sullo stato di salute dei polesani. E domani un convegno del centro sinistra. La Provincia indaga sulle morti. La ricerca sarà condotta dall’Icc e permetterà di verificare la crescita dei tumori causati da inquinamento>>

Oggi si parla tanto di inquinamento e dei danni che reca alla salute. Il Polesine è additato, a torto o a ragione, come uno dei luoghi più insalubri del Nord Est, vuoi per gli insediamenti esistenti nel territorio, vuoi per l'inquinamento portato dai fiumi. Ma quanto effettivamente "l'aria cattiva" incide sulla salute dei polesani?

A chiederselo è l'assessore provinciale alla sanità Lino Pietro Callegarin che ha progettato, in collaborazione con le Ulss di Rovigo e Adria, la prima indagine epidemiologica a grande raggio della Provincia per indagare le cause di morte dei suoi cittadini.

L'obiettivo del progetto "Analisi dello stato di salute della popolazione della provincia di Rovigo, utilizzando i dati di mortalità e i dati di incidenza di neoplasia" (costo 25.826 euro, di cui 10.330 già finanziati dalla Provincia) è appunto studiare lo stato di salute dei residenti utilizzando sia i dati di incidenza di neoplasia forniti dal Registro Tumori del Veneto, sia elaborando i dati Istat di mortalità, che sono disponibili disaggregati a livello di ogni singolo Comune. La ricerca sarà condotta dall'Icc in collaborazione con l'Ulss 19 e il prof. Lorenzo Simonato dell'Università di Padova. «L'utilizzo di questi dati - spiega l'assessore Callegarin - permetterà lo studio di altre malattie, oltre ai tumori, e si potrà attuare confronti tra i Comuni per le cause più frequenti, tra la nostra Provincia e le altre e la Regione. La lunghezza del periodo disponibile renderà probabilmente fattibili delle stime di andamento temporale della mortalità per grandi cause a livello provinciale e ci consentiranno di eseguire eventuali nuovi studi sull'ambiente per verificare le possibili cause di incidenza».

«Lo studio è estremamente importante - commenta il direttore gnerale dell'Azienda Ulss 18, Gianni Tessari - perchè ci consentirà di scoprire se i tumori sono realmente in crescita e le cause dell'eventuale incremento. Il monitoraggio è alla base della scienza ed è fondamentale per una struttura come la nostra che effettuta ricerca scientifica attraverso l'Icc».

Attualmente le informazioni sono poche. Il Registro tumori del Veneto rileva l'incidenza della malattia neoplastica, operando su una popolazione di circa 2.500.000 persone, pari a quella di metà Regione. La base territoriale utilizzata è quella definita dalle Ulss di residenza, ma mentre il registro è attivo dal 1990 nel territorio dell'attuale Ulss 18, vi sono gravi carenze informative per l'attuale Ulss 19 di Adria...(omissis)