Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'8 Febbraio 2003: <<INQUINAMENTO.In Altopolesine venticinque anni di veleni>>

Venticinque anni di veleni che sotto forma di metalli pesanti, polveri, anidride solforosa, hanno violentato e impoverito una amplissima fascia territoriale: il Destra Secchia e l'Altopolesine. L'attivitą delle due enormi centrali elettriche di Moglia di Sermide e Ostiglia ha comportato negli ultimi anni l'incenerimento di un fiume di olio combustibile denso pari a una colonna ininterrotta di autobotti lunga 9000 chilometri che ha contribuito al degrado ambientale, con centinaia di migliaia di tonnellate di anidride solforosa, ossidi di azoto e ceneri che sono state riversavate nell'aria. Circa 10.000 tonnellate di pericolose polveri, pari al peso di 150.000 persone adulte hanno diffuso nell'aria nichel, vanadio, cromo, piombo, arsenico. «Se guadagnare č lecito non lo č certamente danneggiare la salute e l'ambiente, depauperare le risorse comuni, collettivizzare in maniera indiscriminata gli aspetti negativi - dicono gli ambientalisti di Uniambiente - a impedire questi comportamenti sono o dovrebbero essere, preposte le istituzioni, se non vogliono essere prese al guinzaglio da potenti gruppi industriali. Deve essere usato solo gas metano!». Nell'area, denunciano i medici di base sono aumentati i casi di neoplasie ai tessuti molli, di malattie respiratorie, di allergie. Gli agricoltori hanno dovuto rinunciare alla denominazione dop per i loro prodotti.