Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 9 Marzo 2002: <<PORTO TOLLE. Estrazione del metano>>

Senza il consenso degli enti locali interessati il progetto Alto Adriatico per le estrazioni di gas non verrà realizzato.

Lo ha sostenuto il ministro alle attività produttive Marzano rispondendo esplicitamente a una richiesta formulatagli dal deputato Sdi-Ulivo Franco Grotto, eletto nel collegio di Adria, durante i lavori della X commissione Attività produttive.

La commissione ha ascoltato il ministro Marzano sul tema "prospettive nel settore dell'energia". Nel programma infrastrutture strategiche licenziato dal Cipe presideduto dal ministro Tremonti compare esplicitamente tra i progetti quello di Eni - divisione Agip, Edison Gas e British Gas relativo alal coltivazione dei giacimenti di gas metano al largo di Venezia, Chioggia e Dalta del Po, che prevede l'estrazione di 28 miliardi di metri cubi di gas nell'Alto Adriatico.

Manifestando la sua netta contrarietà a tale ipotesi, l'on. Grotto ha ricordato come gli enti locali interessati (Regioni, Province e Comuni) abbiano più volte rifiutato tale progetto e come l'area Alto Adriatico sia già stata sottoposta a notevoli interventi che hanno messo a rischio il suo delicato equilibrio ambientale: basta ricordare il fenomeno della subsidenza dovuto alle estrazioni di gas metano.

Tra l'altro, Grotto ha ribadito l'opportunità di riflettere ulteriormente su tale scelta in quanto l'area interessata è un patrimonio architettonico, storico, culturale e ambientale (Venezia e Delta del Po).

Inoltre Grotto ha evidenziato come sia indispensabile integrare le politiche energetiche con quelle ambientali. È opportuno che le politiche ambientali (valutazione d'impatto, inquinamento elettromagnetico, emissioni in atmosfera) vengano maggiormente coordinate e integrate; anzi, parallelamente alla predisposizione di un testo unico per l'energia è indispensabile che sia predisposto un testo unico per l'ambiente.