Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 9 Marzo 2003: <<L'INCHIESTA. Eni, nuovo indagato eccellente. Domattina verrà interrogato dal pubblico ministero Manuela Fasolato. Si tratta dell'ingegner Sgubini, direttore generale della Divisione gas & power>>
Si allarga l'inchiesta sulle estrazioni di gas in Adriatico e il pericolo subsidenza: sul registro degli indagati è stato iscritto anche il nome di Luciano Sgubini, direttore generale dell'Eni Divisione gas & power, membro del comitato direttivo dello stesso ente, vicepresidente dell'Italgas e dell'Asssolombarda, nonché membro del "nucleo di valutazione" del Politecnico di Milano. È questo l'ennesimo sviluppo dell'inchiesta condotta dal pubblico ministero Manuela Fasolato. Anche per l'ingegner Sgubini le ipotesi di reato contestate vanno dal disastro colposo all'inondazione, dal danneggiamento al deturpamento di bellezze ambientali e paesaggistiche. Il direttore generale della Divisione gas & power, si va ad aggiungere all'amministratore delegato Vittorio Mincato e al direttore generale dell'Ente Stefano Cao. Domattina Sgubini verrà a Rovigo per essere interrogato.

Eni, indagato il direttore generale. Domani mattina Luciano Sgubini sarà interrogato a Rovigo dal pm Fasolato

Dopo il sequestro della piattaforma Naomi-Pandora, sul registro degli indagati è stato iscritto anche il nome di Luciano Sgubini, direttore generale dell'Eni Divisione gas & power, membro del comitato direttivo dello stesso ente, vicepresidente dell'Italgas e dell'Asssolombarda, nonché membro del "nucleo di valutazione" del Politecnico di Milano. È questo l'ennesimo sviluppo dell'inchiesta condotta dal pubblico ministero Manuela Fasolato sulle estrazioni di gas in Adriatico e del pericolo subsidenza che ne consegue. Anche per l'ingegner Sgubini le ipotesi di reato contestate vanno dal disastro colposo all'inondazione, dal danneggiamento al deturpamento di bellezze ambientali e paesaggistiche. Il direttore generale della Divisione gas & power, si va ad aggiungere all'amministratore delegato Vittorio Mincato e al direttore generale dell'Ente Stefano Cao. Domattina Sgubini, accompagnato dall'avvocato Federico Stella, salirà al secondo piano del palazzo di Giustizia di via Verdi per essere interrogato dal pubblico ministero Manuela Fasolato.

L'inchiesta sulle estrazioni di gas-metano in Adriatico ha preso il via nel 2001. Se ne venne a sapere qualcosa quando i carabinieri si presentarono nelle sedi dell'Eni , del Ministero dell'Ambiente e delle Attività Produttive, acquisendo i documenti riguardanti le richieste e le concessioni di sfruttamento. Nella primavera del 2002 il magistrato inviò una dozzina di avvisi di garanzia per i reati di disastro, inondazione, danneggiamento, abuso d'ufficio e deturpamento ambientale. Sul registro degli indagati, tra gli altri, ci finiscono Vittorio Mincato amministratore delegato dell'Eni , Stefano Cao direttore generale dell'Eni , Guglielmo Moscato presidente di Agip e Giancarlo Dossena responsabile dello studio di impatto ambientale presentato dall'Eni , e anche alcuni uomini dei ministeri e degli enti preposti ai controlli, fra cui Domeni co Martino direttore dell'Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi e Geotermia per l'Italia Settentrionale, Maria Rosa Vittadini direttore generale del ministero per l'Ambiente, Gennaro Visconti direttore generale del ministero dell'Industria e quattro componenti della commissione per la valutazione degli impatti ambientali. Gli indagati sono stati interrogati fra ottobre e novembre dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Venezia. L'Eni ha negato che l'estrazione di gas-metano possa causare subsidenza e danni ambientali. I funzionari ministeriali hanno sostenuto che le concessioni rilasciate erano regolari.

Il 5 febbraio scorso, dopo che la Cassazione ha accolto il ricorso del pm Fasolato, sono stati posti i sigilli alla piattaforma che si trova trenta miglia al largo della costa polesana.

ROVIGO. Luciano Sgubini iscritto nel registro degli indagati per le estrazioni di gas metano dall'Adriatico. Ambiente. Indagato il direttore generale Eni

Rovigo

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Si allarga l'inchiesta sulle estrazioni di gas in Adriatico e il pericolo subsidenza: sul registro degli indagati è stato iscritto anche il nome di Luciano Sgubini, direttore generale dell'Eni Divisione gas & power, membro del comitato direttivo dello stesso ente, vicepresidente dell'Italgas e dell'Asssolombarda, nonché membro del "nucleo di valutazione" del Politecnico di Milano. È questo l'ennesimo sviluppo dell'inchiesta condotta dal pubblico ministero Manuela Fasolato. Anche per l'ingegner Sgubini le ipotesi di reato contestate vanno dal disastro colposo all'inondazione, dal danneggiamento al deturpamento di bellezze ambientali e paesaggistiche. Il direttore generale della Divisione gas & power, si va ad aggiungere all'amministratore delegato Vittorio Mincato e al direttore generale dell'Ente Stefano Cao. Domattina Sgubini, accompagnato dall'avvocato Federico Stella, salirà al secondo piano del palazzo di Giustizia di via Verdi per essere interrogato dal pubblico ministero Manuela Fasolato.

L'inchiesta sulle estrazioni di gas-metano in Adriatico ha preso il via nel 2001. Se ne venne a sapere qualcosa quando i carabinieri si presentarono nelle sedi dell'Eni , del Ministero dell'Ambiente e delle Attività Produttive, acquisendo i documenti riguardanti le richieste e le concessioni di sfruttamento. Nella primavera del 2002 il magistrato inviò una dozzina di avvisi di garanzia per i reati di disastro, inondazione, danneggiamento, abuso d'ufficio e deturpamento ambientale. Oltre ai massimi vertici dell'Eni , tra gli indagati ci sono Guglielmo Moscato presidente di Agip e Giancarlo Dossena responsabile dello studio di impatto ambientale presentato dall'Eni , e anche alcuni uomini dei ministeri e degli enti preposti ai controlli, fra cui Domeni co Martino direttore dell'Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi e Geotermia per l'Italia Settentrionale, Maria Rosa Vittadini direttore generale del ministero per l'Ambiente, Gennaro Visconti direttore generale del ministero dell'Industria e quattro componenti della commissione per la valutazione degli impatti ambientali.