Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 9 Maggio 2002: <<AMBIENTE. Promosso il mare polesano>>

Promosso il mare polesano. Un'indagine realizzata dai Ministeri dell'Ambiente e della Salute mette in luce un risultato di tutto rispetto. Non sono state infatti riscontrate presenze di sostanza inquinanti nella costa polesana. Un dato significativo per la stagione che si sta aprendo.

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 9 Maggio 2002: <<TURISMO. I dati relativi ad un’indagine dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente Polesine, un tuffo nel blu Promosse le spiagge della provincia: risultano a inquinamento zero>>

Altra notevole affermazione in campo turistico per il Polesine. la costa della provincia di Rovigo, infatti, è stata inserita in un elenco che comprende le località con meno inquinamento a livello nazionale. Un successo vero e proprio, quello del Polesine, che si inquadra in un contesto però dove pur in presenza di un incremento dei controlli sulle coste la lotta all'inquinamento segna un magro successo: sono solo 2,5 i chilometri in più di spiagge che quest'anno sono state strappate all'inquinamento e che risultano quindi balneabili.Tutti questi dati emergono dall'indagine realizzata dal Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, e dal Ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio, Altero Matteoli i quali hanno presentato il Rapporto annuale sulla qualità delle acque di balneazione, che segna, ad inizio stagione, la mappa della salute del mare italiano con i dati provenienti dai campionamenti da aprile a settembre del 2001.Dei 7375,3 chilometri di costa marina ne risultano controllati e balneabili 5017,1 (68,0 \%). Dei rimanenti 2358,2 chilometri, 884,5 (12 \%) sono vietati alla balneazione per motivi indipendenti dall'inquinamento (presenza di porti, servitù militari, parchi marini). Vietato il bagno in 400,5 chilometri (5,4\%) a causa dell'inquinamento, mentre 13,8 chilometri (0,2\%) risultano insufficientemente campionati (con una diminuzione rispetto allo scorso anno di ben 165,2 Km), e 1059,4 chilometri (14,4 \%) non sono stati sottoposti a controllo e non è quindi stato possibile per questi tratti di costa dare alcuna valutazione. A livello nazionale va ricordato che Campania e Lazio sono ancora le Regioni che hanno la maggiore percentuale di chilometri costieri non idonei alla balneazione, temporaneamente o permanentemente, per inquinamento, però con percentuali in diminuzione in confronto allo scorso anno, rispettivamente 17,9 \% (-1,8) e 10\% (-0,9).Poi si passa all'analisi per provincia, dove la costa del Delte ottiene un buon risultato. Caserta (47,5\%), Napoli (22,9 \%), Roma (16,2\%) sono le province che hanno la maggiore percentuale di chilometri costieri non balneabili per inquinamento, anche in questo caso con diminuzione delle percentuali, mentre le acque prospicienti le province di Ferrara, Rovigo, Gorizia, Trieste, Udine e Potenza presentano una percentuale di costa inquinata pari a zero. A livello regionale la percentuale più elevata di costa marina controllata si riscontra in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Molise e Abruzzo (100\%).