Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 9 Novembre 2002: <<PORTO VIRO. Il vicesindaco ha illustrato alla Cna le novità della variante per l’area portuale. «Ca' Cappello, ora tocca a voi». Gennari: gli imprenditori hanno tutti gli strumenti per creare benessere e posti di lavoro>>

«Ben 370 ettari, dei quali 100 già occupati da attività particolarmente vitali che si sono dotate anche di idonee banchine lungo il Po di Levante, per una nuova zona portuale-industriale che risulta, per consistenza, il triplo del porto di Goia Tauro».

Alla conferenza della Cna nella sala Bassan di Donada, il vicesindaco ed assessore all'Urbanistica Geremia Gennari ha illustrato quello che considera il "fiore all'occhiello" del suo assessorato: la variante al Prg sull'area portuale di Ca' Cappello. L'area abbraccerà infatti tutta la località di Ca' Cappello, partendo ad Est della Romea e fino a Punta Dossarello. Il sito è delimitato, a nord dal Po di Levante, ed a sud dalla provinciale Romea- Porto Levante. Gennari, nella sua ampia relazione, ha posto in evidenza come la futura area portuale rappresenti per la giunta Mancin una tappa assai importante che avrà considerevoli riflessi positivi sia sull'occupazione portovirese che su quella deltina. Gennari ha poi rimarcato che la variante portuale costituisce "una conquista di cui, come giunta, andiamo particolarmente fieri".«Il Comune mette a disposizione dell'imprenditoria gli strumenti che questa dovrà poi usare per assicurare benessere ed occupazione - ha aggiunto il vicesindaco agli iscritti della Cna -. La tappa fondamentale nella storia del porto di Ca' Cappello è stata il riconoscimento quale area portuale, venuto con decreto del presidente della giunta regionale, Giancarlo Galan». Restano i problemi da risolvere, riconosciuti anche dal vicesindaco, tra i quali quello di assicurare la piena navigabilità del canale che porta a Ca' Cappello, quindi la piena realizzazione del cavalcavia sulla statale Romea, all'altezza dell'inizio della provinciale per Porto Levante. Gennari non ha mancato di evdenziare un'altra data-simbolo per il porto di Ca' Cappello: l'approvazione unanime da parte della commissione tecnica regionale, avvenuta il 29 maggio scorso, della variante urbanistica che ha reso produttiva anche la parte dell'area prima agricola. Gennari ha quindi tradotto in cifre il progetto di variante al Prg per la zona portuale: 290 ettari di aree produttive, di cui ben 100 circa ad intervento pubblico; poi 30 ettari destinati a "bacino di evoluzione attrezzato"; 23 ettari di aree destinate al terziario, cioè ad attività di servizio, commerciali e turistiche, eliporto compreso. «Una zona che è posta in posizione strategica e che risulta molto appetibile, oggetto di un crescente numero di richieste di insediamenti produttivi, anche da parte di imprese estere, austriache e tedesche» ha concluso il vicesindaco.