Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 10 Gennaio 2003: <<PORTO TOLLE. Un primo risultato per il Comitato L'Enel riduce le emissioni in aria>>

«Se l'Enel sarà di parola, possiamo rimanere tranquilli perché le emissioni liberate in atmosfera dalla ciminiera di Polesine Camerini sono state già ridotte al minimo e da una quindicina di giorni o forse meno, lo si può notare a occhio nudo». Giorgio Crepaldi, presidente del Comitato Cittadini Liberi, mostra un certo ottimismo sulle recenti vicende Enel perché vede concretizzarsi la promessa secondo cui, dal 1° gennaio, avrebbero funzionato solo i due gruppi ambientalizzati alimentati con olio senza tenore di zolfo (Stz). «Forse erano vere le affermazioni dei tecnici Enel in occasione dell'udienza pubblica che si è svolta nel municipio di Porto Tolle il 23 febbraio scorso, o forse è l'effetto dell'indagine in corso della Procura - spiega Crepaldi - ma è rassicurante vedere la centrale così mansueta, tanto che le perdoniamo persino i 4-5 potenti sfiati che la mattina del 1° gennaio ci hanno svegliato. Resta però la domanda sul perché non sia stato adottato prima un funzionamento così pulito».

Ma la cosa che spiazza è il fatto che questo (temporaneo?) miglioramento delle emissioni sia virtualmente coinciso con la proroga decisa dal governo. «Il provvedimento - continua Crepaldi - parla di mantenimento in servizio della centrale oltre la data del 31 dicembre 2002 perché ritenuta strategica per la sicurezza e il fabbisogno del sistema elettrico nazionale e fino al completamento del progetto di adeguamento ambientale, e ancora, viene prevista una disciplina puntuale delle attività da svolgere nel periodo al fine di garantire al massimo la tutela della salute e dell'ambiente. Ma prima non erano importanti salute e ambiente? O per caso si dà per scontato l'arrivo dell'orimulsion? Certo, a noi par di capire che invece l'autorizzazione della Via abbia trovato qualche intoppo e, in mancanza di un progetto alternativo, si brancoli nell'incertezza».

Ma anche se il momento d'incertezza ha portato una benefica riduzione delle emissioni, il Comitato Cittadini Liberi non abbassa la guardia e continua ad invocare un credibile piano di salvaguardia ambientale che significa miglioramento della qualità della vita. «Per esempio - insiste Crepaldi - il governo potrebbe far sua la proposta presentata l'8 marzo da Renzo Marangon che andrebbe a modificare il metodo di calcolo sulle emissioni provocate da impianti industriali, stabilendo che i valori massimi consentiti siano la media dei dati su base mensile e non più annuale. Nel nostro territorio le malattie tumorali sono in aumento e non ci si può nascondere dietro l'assenza di dati ufficiali o correlazioni scientifiche che le mettano in relazione con la centrale di Polesine Camerini. Cominciamo col diminuire i fattori di rischio e poi valutiamo se non sia proprio questa la strada da seguire». Per le prossime elezioni comunali, il Comitato Cittadini Liberi spera d'influenzare gli schieramenti e garantire così un'inversione di tendenza sui temi della salute e la distruzione dell'ambiente (orimulsion, villaggio Forti, discariche e termovalorizzatore) e, magari, «creare una forza capace di assicurare un futuro sereno e un'esistenza dignitosa al comune, e perciò contrapposta al potere dei grandi gruppi finanziari che guardano al Delta come terra di conquista».