Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 10 Ottobre 2002: <<TURISMO. Accolto il ricorso del Ministero. Villaggio "Tenuta Forti". Stop dal Consiglio di Stato. Pagnan: «Sentenza per non decidere»>>

I lavori per la costruzione del Centro vacanze Tenuta nella parte sud dell'isola di Polesine Camerini, un mega villaggio turistico progettato dal gruppo Pagnan, non possono iniziare.

È l'effetto della sentenza del Consiglio di Stato che, dopo l'udienza del 24 settembre, ha accolto il ricorso presentato dal Ministero per i beni e le attività culturali concedendo la "sospensiva" sulla sentenza del Tar del Veneto che il 2 maggio aveva accolto il ricorso delle società Isa e Aurora. Ricorso contro il provvedimento di annullamento da parte della Soprintendenza di Verona che aveva fatto trascorrere i 60 giorni di legge prima di annullare l'autorizzazione del comune di Porto Tolle giudicandola "viziata di eccesso di potere sotto i profili della carenza e contraddittorietà di motivazione e da violazione di legge perché in contrasto con le disposizioni normative".

A Roma si è scritta così un'altra pagina della battaglia. Da una parte gli avvocati Lorigiola, Manzi e Segantini per le società Aurora spa e Isa spa con sedi a Scardovari e che fanno capo al Gruppo Pagnan di Padova; a loro fianco il Comune di Porto Tolle. Dall'altra il Ministero. Battaglia che comunque non è finita in quanto il Consiglio di Stato entro qualche mese dovrà entrare nel merito della vicenda.

«Logicamente non siamo soddisfatti - commenta l'ing. Renato Pagnan -, praticamente i giudici hanno deciso di non decidere e a volte queste sentenze interlocutorie nascondono una matrice politica. Comunque, essendo delicata la materia del contendere è bene che il Consiglio entri nel merito». Soddisfazione invece da parte degli ambientalisti da sempre contro il villaggio. «Speriamo che ora i giudici si pronuncino nel merito dando torto alle imprese - afferma Massimo Benà del Wwf -. Sarebbe incredibile se questo progetto andasse avanti».

Un progetto che riguarda circa 20 ettari per un investimento di circa 20 milioni di euro in 4 anni. Piazzole per campeggio e strutture ricettive per 3000 persone con un "terrazzamento" per innalzare la zona da 2,5 metri effettuato con circa 2 milioni di tonnellate di materiale, rifiuti per gli ambientalisti, terra secondo i promotori dell'iniziativa.