Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'11 Maggio 2002: <<Estrazione del gas. Inizia ad allargarsi il movimento...>>

Inizia ad allargarsi il movimento a fianco dell'inchiesta della Procura rodigina sulle estrazioni di gas nell'Alto Adriatico. L'altro giorno è stata presentata l'interrogazione parlamentare delle onorevoli Luana Zanella e Laura Cima che hanno chiesto il blocco dello sfruttamento dei giacimenti al largo delle coste del Delta; quindi la Federazione regionale dei Verdi ha preso posizione sottolineando i rischi derivati delle estrazioni e le incongruenze rilevate dall'inchiesta del sostituto procuratore Manuela Fasolato in merito all'iter seguito nel chiedere e quindi ottenere le autorizzazioni; ora si muovono anche la Regione Veneto e la Provincia di Rovigo, alcuni tra i numerosi enti che sono stati indicati come parti offese nell'ambito dell'indagine.

Ieri mattina i vertici dell'ufficio legale della Regione, guidati dall'avvocato Romano Morra, si sono presentati in Procura ed hanno avuto un colloquio con il sostituto Fasolato. Una presa di contatto che dovrebbe preludere alla presentazione da parte della Regione di una memoria tecnica da depositare in vista dell'udienza del 23 maggio quando il Tribunale del Riesame di Rovigo valuterà il ricorso della Procura avverso alla decisione del gip Oggioni che ha respinto la richiesta di sequestro cautelativo della piattaforma Naomi-Pandora (in funzione da luglio) e del giacimento Irma-Carola (lo sfruttamento dovrebbe iniziare entro fine anno).

Anche l'ufficio legale dell'Amministrazione Provinciale sta esaminando in quale modo agire, dopo che aveva presentato il ricorso al Tar del Lazio avverso alla concessione delle autorizzazioni di estrazione.

Insomma, si sta registrando un certo fermento tra i vari enti con decisioni che avranno un significato soprattutto politico in un campo, quello dello sfruttamento delle fonti di energia, molto delicato, importante e ammantato da interessi miliardari.