Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'11 Maggio 2002: <<VENETO.La Regione sfida il governo di centrodestra. Ricorso al Tar contro i pozzi nell'Adriatico>>

Rovigo

NOSTRA REDAZIONE

La Regione del Veneto ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio contro i contenuti del piano energetico proposto dal ministro delle Attivitą produttive Marzano per quanto concerne lo sviluppo dei progetti di coltivazione dei giacimenti di idrocarburi in Alto Adriatico. La Regione chiede l'annullamento della parte della deliberazione del Comitato interministeriale per la programamzione economica presieduto dal ministro Tremonti relativa al progetto di coltivazione di giacimenti di idrocarburi in Alto Adriatico proposto da Eni, divisione Agip, Edison Gas e British gas. Esso prevede lo sviluppo e la coltivazione di 15 giacimenti gassiferi con perforazione di 83 pozzi e l'instalalzione di 19 piattaforme fisse, pur se con i vincoli alla tutela dalla subsidenza inseriti nel Decreto Ronchi emanato d'intesa con la Regione Veneto.

Il ricorso avvia un contenzioso tra il Governo di centrodestra e la Regione che č guidata dal forzista Giancarlo Galan. «La Regione ha dimostrato - commenta il capogruppo azzurro in regione Renzo Marangon - di non avere nessun timore nel difendere le sue coste e i suoi abitanti dai rischi di subsidenza di Venezia, Chioggia e del Delta del Po. Il ricorso contro il Decreto del Cipe relativo alle estrazioni metanifere č un atto fortissimo di autonomia e di riepetto per i propri elettori e per tutta la costa veneta».

Per lunedģ il presidente Galan ha convocato tutti i parlamentari e consiglieri regionali per fare azione di pressione al fine di portare al blocco totale delle estrazioni equiparando il golfo di Venezia a quelli di Napoli. Č infatti imminente la discussione di un disegno di legge in materia ed č intenzione della Regione di continuare la battaglia a salvaguardia del territorio contro i progetti Eni al di lą degli schieramenti politici.