Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 11 Settembre 2002: <<Centrale Enel. Non c'è alternativa all'utilizzo...>>

Non c'è alternativa all'utilizzo dell'Orimulsion. E' quanto ha sostenuto Antonino Craparotta, amministratore delegato dell'Enel, nell'incontro tenutosi ieri sera nel municipio di Porto Tolle. A sindaci, assessori e consiglieri comunali dei comuni (veneti), del presidente della Provincia Saccardin e dell'assessore Zanetti, Craparotta ha spiegato che il progetto di ambientalizzazione all'esame della Via (valutazione d'impatto ambientale), rappresenta l'unica e la migliore soluzione per evitare la chiusura della centrale di Polesine Camerini. Quattro gli argomenti a favore: dal punto di vista industriale verrebbero ottimizzate le strutture dell'impianto e l'oleodotto; sotto il profilo ambientale le emissioni verrebbero drasticamente abbattute, mentre, sul versante economico, la centrale tornerebbe competitiva e strategicamente importante nel sistema produttivo nazionale. Infine, i lavori di conversione dureranno tre anni e mezzo assicurando l'impiego di una media di 350 persone, con il contributo in termini economici che crescerebbe attraverso l'indotto (ad esempio le manutenzioni). A sostegno di questa tesi, Craparotta ha ribadito che nè la metanizzazione nè il funzionamento a Stz sono soluzioni percorribile. L'Stz perchè è costoso e non consentirà all'Enel di tenere basso il costo dell'energia elettrica e neppure di differenziare i combustibili, ed oltretutto è più inquinante dell'orimulsion. Contro il metano, invece, giocano le dimensioni troppo grandi dell'impianto, , la riduzione della manodopera e la necessità per l'Italia di differenziare la politica dei combustibili ora sbilanciata verso olio e metano. All'uscita dall'incontro Saccardin sostiene che «c'è stato un chiarimento dell'Enel sulle prospettive della centrale», mentre l'assessore Danilo Stoppa ha rispolverato le accuse alla Regione «la cui assenza e le contrastanti dichiarazioni in questi tre anni sono state un handicap. Non dimentichiamo che manca ancora il Piano energetico regionale che poteva fissare un tetto alle emissioni». Tagliente, invece, il commento del consigliere di minoranza Lorenzo Gibin: «È stato il solito incontro, con i tecnici Enel a spiegare il progetto ad una platea già schierata a favore e contro. Ma il no all'orimulsion è una posizione politica che non può essere sconfitta parlando di aspetti tecnici».