Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'11 Novembre 2001: <<PORTO VIRO. Si allarga il fronte contrario all’impianto. Chioggia alla marcia contro il terminal>>.

In vista della grande manifestazione contro il terminal gasiero ed il relativo metanodotto, programmata per il 24 novembre a Porto Viro, sembra aumentare sempre più il consenso alla lotta del Comitato Bassopolesano contro il terminal stesso.

Il fronte del dissenso si è ulteriormente espanso, ed in quest'ottica si è tenuta giovedì sera una riunione a Chioggia, organizzata da quell'Amministrazione comunale. Erano presenti il sindaco della città lagunare, Fortunato Guarnieri, con gli assessori Vianello e Tiozzo, i rappresentanti degli agricoltori, dei pescatori, delle Associazioni ambientaliste e di altre.

Guarnieri ha introdotto l'argomento, spiegando che quello costituito dal terminal e dal gasdotto era un problema nuovo, perché non erano mai stati coinvolti e mancavano quindi le necessarie conoscenze del progetto dell'Edison Gas.

Così Luigino Motteran, portavoce del Coordinamento provinciale dei Comitati per l'ambiente, ha illustrato il progetto del terminal e del relativo gasdotto fino a Minerbio, mettendo in evidenza l'enormità di dimensioni dell'impianto. Poi il professor Mario Zambon ha rilevato che, per la nostra economia, c'era bisogno di metano e che il progetto, tecnicamente, si poneva all'avanguardia. Ha però evidenziato che lo si voleva ubicare in un sito non idoneo qual è il Delta, territorio fragile e di grande pregio ambientale, nonchè eccezionale zona umida.

"Bisogna trovare per l'impianto - ha aggiunto Zambon - una collocazione diversa, facendo nel contempo rilevare l'ambiguità con cui il progetto dell'insediamento del terminal gasiero era stato portato avanti, con i politici che non avevano controllato sullo stesso".

Il portavoce del Comitato bassopolesano contro il terminal , Luigi Flamini, ha fatto notare che erano cambiate le condizioni per cui il terminal era stato approvato; inoltre il progetto era mutato rispetto all'originale, per cui ora erano previsti 90 chilometri in più di gasdotto. Mancavano poi le ricadute economiche ed occupazionali promesse, mentre invece erano certi i danni alla pesca ed agli allevamenti di mitili. Quindi Flamini evidenziava la necessità di rivedere il Patto territoriale che aveva approvato l'insediamento del terminal . Ora, per il portavoce del Comitato, la Regione Veneto, la Provincia di Rovigo ed il Consorzio di Sviluppo, devono chiedere un'altra Valutazione di Impatto Ambientale (Via).

Il sindaco chioggiotto ha molto apprezzato l'illustrazione del progetto del terminal ed ha assicurato la sua partecipazione alla grande manifestazione del 24 novembre a Porto Viro. Alla riunione clodiense, erano pure presenti i capigruppo consiliari di minoranza del Comune di Rosolina, Ermenegildo Ghezzo della lista "Ccd-Cdu Biancofiore" e Prisca Mazzucco di "Governare per Rosolina", i quali si sono assunti il compito di farsi carico dell'organizzazione di un incontro, teso ad informare la popolazione rosolinese, finora tenuta all'oscuro del problema, alla luce anche dei rilevanti interessi turistici che gravitano su Rosolina.

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