Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 12 Dicembre 2002: <<PORTO VIRO. Dalla Giunta regionale del Veneto su 370 ettari di territorio. Ca' Cappello, Variante approvata Geremia Gennari: «L’atto sanziona la vocazione dell’area alla portualità»>>

Momento fondamentale per il futuro di Porto Viro: l'altro ieri la Giunta Regionale del Veneto, ha definitivamente approvato la Variante urbanistica relativa all'area portuale di Cà Cappello, una Variante importante, poichè interessa 370 ettari di territorio, dalla statale 309 Romea ad ovest, fino all'esercizio pubblico "La Baraonda" ad est, dal Po di Levante a nord (sulle cui rive già da parecchi lustri sono insediate attività molto attive e dinamiche), alla provinciale Romea-Porto Levante, a sud. A commentare l'avvenimento il vicesindaco ed Assessore all'Urbanistica, Geremia Gennari, al quale spetta la paternità di questa Variante. "È stato questo l'ultimo atto ufficiale - commenta Gennari - che ha sanzionato la vocazione di Ca' Cappello ad area portuale. Oggi dunque rileviamo la conclusione concreta di ciò che, per tanti anni, è stato solo un sogno. Quindi l'area portuale approvata in via definitiva, è un sogno che diventa realtà". E' stato un cammino lungo e difficile, od invece agevole? "Il cammino, oggettivamente -risponde Gennari- è stato lungo ed irto di ostacoli. Voglio ora fare un resoconto dei passi salienti che sono rappresentati, in primis, dalle delibere approvate dall'allora Comune di Donada, relative ai primi insediamenti industriali nel sito di Ca' Cappello, lungo il Po di Levante. Poi viene - continua l'Assessore - il decreto di riconoscimento dell'area portuale, firmato dal presidente Giancarlo Galan, del maggio del 2000, con cui si è finalmente regolamentata l'attività lungo l'asta navigabile. Quindi l'approvazione, da parte della Ctr del maggio di quest'anno. Infine la delibera (anche se l'approvazione era scontata) della Giunta Regionale, che conclude il lungo iter, ed ufficializza l'esistenza dell'area portuale di Cà Cappello". Quali i provvedimenti che ora si intende portare avanti? "Con l'inizio del nuovo anno - risponde subito il vicesindaco, che dimostra idee ben chiare -, promuoveremo tutta una serie di incontri con la Regione, la Camera di Commercio, la Provincia e gli Altri Enti pubblici, ma anche con le Organizzazioni private, in modo da definire le forme giuridiche per la gestione dell'area portuale, e predipsorre i progetti di urbanizzazione, onde infrastrutturare l'area stessa". Per le difficoltà future, siete ancora ottimisti, o sussite qualche preoccupazione? "Sicuramente questa nuova fase sarà altrettanto impegnativa, complessa e difficile della prima - risponde il vicesindaco - però noi siamo ottimisti, perchè l'area portuale sta destando un notevole interesse da parte del mondo economico, per la sua grande valenza di nodo intermodale che collega la portualità, la navigabilità interna, la viabilità su gomma su direttrici importanti, e la concreta opportunità di un collegamento con la rete ferroviaria. Per concludere, desidero sottolineare che l'area portuale, verso la quale è già grande l'interesse dei privati, è frutto di una fattiva collaborazione con la Regione Veneto, che sentiamo l'obbligo di ringraziare".