Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 13 Ottobre 2002: <<PORTO TOLLE. Lo Sdi evidenzia le contraddizioni. «Le tre posizioni di FI sulla centrale Enel»>>

"Dov'è la coerenza ecologica?". I Socialisti democratici italiani rivolgono la domanda al capogruppo di Forza Italia in Regione Renzo Marangon affinché faccia chiarezza sul piano di ambientalizzazione della centrale di Polesine Camerini e sulla proposta di insediare una Ecoservizi nell'area dell'Interporto.

"Marangon vuole convincere l'Enel a trasformare a gas la centrale di Porto Tolle - sostiene la federazione polesana Sdi - ma nel contempo insiste per portarci una Ecoservizi nell'area dell'Interporto e, per di più, rilancia l'idea del termovalorizzatore".

Posizioni incompatibili, secondo il segretario provinciale Sdi Gianni Nonnato. "Se si vogliono dare ai polesani garanzie su un futuro rispettoso dell'ambiente - si interroga Nonnato - perché Marangon chiede la riconversione a metano della centrale e poi, invece, non si dichiara contrario all'insediamento di impianti di trasformazione e stoccaggio di rifiuti speciali, potenzialmente inquinanti, come si sta profilando all'Interporto di Rovigo?".

L'Sdi polesano, infatti, ritiene che non sia troppo tardi per sostenere la causa ambientalista con il Governo di centrodestra, cui spetta la decisione finale sulla centrale di Porto Tolle. "Oggi non sappiamo ancora quale sia la posizione ufficiale in merito - lamentano i Socialisti -. E' quella di Galan quando dice si all'orimulsion a condizione che la centrale tra pochi anni sia chiusa? O quella dell'amministratore delegato dell'Enel Paolo Scaroni che afferma non esserci alternativa all'orimulsion se non il cardone? O quella dello stesso Marangon che chiede il metano?"