Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 14 Gennaio 2003: <<PORTO TOLLE.In 2000 contro l’orimulsion. Continua la battaglia dei "Cittadini liberi">>

Forse in questi mesi non ha mai toccato punte di visibilità come il comitato anti orimulsion nato in Medio-Alto Polesine, ma di sicuro il Comitato Cittadini Liberi sorto spontaneamente a Polesine Camerini non intende rinunciare alla sua battaglia proprio nel momento in cui il suo lavoro inizia a pagare. Infatti, pare che l'inchiesta recentemente aperta dalla magistratura contro l'Enel sia partita (o almeno sia stata alimentata) dall'azione del gruppo guidato da Giorgio Crepaldi. Un lavoro iniziato all'incirca un anno fa e che per la prima volta ha trovato visibilità il 23 febbraio scorso nel corso dell'udienza pubblica della Commissione Via che si è tenuta nel municipio di Porto Tolle.

In quell'occasione Crepaldi aveva espresso i suoi dubbi sul nuovo progetto di ambientalizzazione per la centrale di Polesine Camerini mentre, parallelamente, era iniziata l'opera d'informazione e la raccolta di firme per bloccare l'orimulsion. Nel giro di un paio di mesi, limitando la petizione al solo comune di Porto Tolle, erano arrivate circa 700 firme (poi lievitate a 800, circa 2000 quelle in tutto il Delta) nonostante l'aperta ostilità dell'amministrazione comunale, delle forze politiche e della potente lobby dei dipendenti Enel.

Senza legarsi a qualche forza politica, il Comitato Cittadini Liberi ha poi cercato di muoversi su un piano concreto con qualche uscita pubblica (a Polesine Camerini e a Ca' Vendramin) e, soprattutto, coltivando il rapporto con i cittadini denunciando una serie di "incidenti" provocati dall'impianto industriale: piogge oleose, rumori, odori. Il tutto rivendicando la qualità della vita, sostenendo il rispetto della legge regionale sul Parco che impone l'uso del metano o di combustibili alternativi che garantiscano emissioni pari o inferiori. Per questo, nonostante le giravolte dei partiti e l'improvviso realismo sbandierato dai comitati affini, a Polesine Camerini non c'è aria di smobilitazione: la proroga concessa all'Enel ha ridotto drasticamente le emissioni, mentre c'è sempre l'inchiesta della magistratura.

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 14 Gennaio 2003: <<LA LETTERA>>

Antonio Monesi? Chi è costui? È il più classico esempio di paradosso all'italiana! Questo fantomatico personaggio politico che probabilmente non conosce la strada per giungere a Polesine Camerini, ha "per finta" creato un comitato "anti-orimulsion" solo qualche mese fa con il proposito di porgere aiuto e solidarietà alla causa, non ha mai partecipato a conferenze o convegni organizzati da quanti hanno speso tempo e soldi propri per proporre un'alternativa concreta alla proposta Enel, ma peggio ancora, con meschinità umana, anche se con logico attegiamento di servo del potere, ha cercato d'ingannare l'opinione pubblica con dichiarazioni clamorose tipo "uniamoci e lottiamo insieme", forzando volutamente sull'equivoco di appartenere al locale comitato cittadino di Porto Tolle ed ora pretende di dettare le condizioni all'Enel in nome di chissà quale autorità, calando pure le braghe come se tutto fosse stato solo un gioco o un errore di valutazione. Signor Monesi, lei sta sbagliando, non è mai stato credibile ed è questo il motivo per il quale non ci siamo mai incontrati. Noi non cederemo, non rinnegheremo niente di quanto fatto o dichiarato per contrastare il progetto orimulsion perchè siamo ancora convinti che solo difendendo la sincerità, la trasparenza e l'onestà si può proporre il cambiamento e se così non fosse non abbiamo preso in giro nessuno!

Giorgio Crepaldi

presidente dell'unico comitato "antiorimulsion" di Porto Tolle