Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 14 Gennaio 2003: <<AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE. «Centrale, mettere alle strette l'Enel». Iniziativa della minoranza che chiede l’urgente convocazione di un consiglio>>

«Chiediamo la convocazione di un consiglio provinciale urgente per esaminare il decreto legge numero 281 varato dal Governo il 23 dicembre scorso che consente alla centrale Enel di Polesine Camerini di restare in servizio unicamente per garantire la continuità di fornitura al fabbisogno nazionale di energia elettrica e dà tempo 30 giorni (entro il 23 gennaio) per la presentazione di un piano di ambientalizzazione finalizzato alla ridurre delle emissioni e garantire un'adeguata protezione sanitaria».

È l'iniziativa dell'opposizione a Palazzo Celio, ossia del Gruppo Misto, di Forza Italia e della Lega Nord-Lega Veneta. La richiesta non è stata sottoscritta anche da An, ma «solo perchè non siamo riusciti a metterci in contatto con i loro esponenti», hanno spiegato i firmatari.

«Sottoporremo - ha detto Antonella Bertoli (Gruppo Misto) nel corso della conferenza stampa tenuta ieri mattina in Provincia - al Consiglio l'approvazione di un documento, da consegnare poi ai nostri parlamentari, dove si chiede ai ministeri competenti, ossia Attività Produttive, Salute e Ambiente, di far obbligo alla centrale di funzionare ad Stz (olio senza tenore di zolfo, ndr.) durante il periodo transitorio, al ministro dell'Ambiente di indicare la data di chiusura della centrale di Porto Tolle ed alla Regione Veneto di convocare tutti gli enti interessati e di far rispettare i limiti per la qualità dell'aria. Temiamo che l'Enel, come ha sempre fatto, non rispetti gli obblighi. Vedi l'ambientalizzazione, solo un gruppo funziona ad Stz, un secondo non è ancora stato collaudato, su terzo e quarto non sono mai intervenuti. Oltretutto, l'eventuale trasformazione ad Orimulsion, si concluderebbe in 42 mesi, quindi ben oltre il limite imposto dal Decreto, ovvero il 31 dicembre 2004. Il nostro è "un ponte" che lanciamo al presidente Saccardin, perchè bisogna fare squadra nell'interesse di tutti, ad iniziare dei cittadini di Porto Tolle».

Per Pierpaolo Barison (Forza Italia) «si tratta di poter anche esercitare controlli sulle emissioni atmosferiche fatte dal pubblico su strumenti pubblici e non, come avviene ora, su dati ricavati dalle centraline dell'Enel. Voglio ribadire che siamo stati e saremo sempre contrari all'Orimulsion. Oltretutto è curioso che da oltre un anno il comune di Porto Tolle non convoca la Commissione di controllo sulle emissioni, ciò è inammissibile, chiederemo al Commissario prefettizio di intervenire subito».

«È giusto prevedere la data di chiusura della centrale - ha proseguito Andrea Astolfi, Lega Nord -, inoltre l'Enel si deve impegnare per lo smantellamento dell'impianto e il recupero di quanto possibile per lo sviluppo turistico-ambientale del Delta, non vorremmo che rimanesse un mostro arrugginito. Inoltre bisogna prevedere aiuti per i dipendenti con un fondo vincolato. Personalmente mi piacerebbe che l'Enel non rispetti la scadenza del 23 gennaio, così sarebbe costretta a chiudere nell'arco di pochi mesi».