Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 15 Settembre 2002: <<IL CONSIGLIERE DS Campion: chiudiamo la centrale di Polesine ma prima troviamo un lavoro ai 340 dipendenti>>

Per Giancarlo Galan la centrale termoelettrica di Polesine Camerini, un "mostro" da 2.600 megawatt di potenza costruito oltre trent'anni fa, si può anche chiudere, realizzando in altre parti d'Italia quattro centrali da 800 megawatt. È uno dei nodi dell'intervista che il governatore del Veneto ha rilasciato all'Espresso in edicola.

Il presidente si oppone al piano dell'Enel di usare non più olio combustibile per alimentare la centrale, ma orimulsion, «una miscela di petrolio e acqua» da importare dal Venezuela, che richiede come filtro «del calcare, per 600mila tonnellate l'anno, che ne produce altrettante di gesso». Insomma, un maxi-inquinamento nel Parco del Delta. Per questo Galan chiede che venga rispettata la legge che stabiliva la conversione a metano o carburanti a basso impatto. Galan accetterebbe l'orimulsion solo per 4-6 anni, se l'Enel chiuderà poi l'impianto. In quanto ai 340 dipendenti, il Veneto può dargli lavoro, per esempio «basta fare due campeggi, sono già pronti i progetti».

«Un'analisi che non mi aspettavo - sbotta il consigliere regionale Ds Elder Campion - nel mondo imprenditoriale di solito sono più razionali. Come fa a dire che dipendenti con tale preparazione possono fare i camerieri? È una presa in giro, e poi molti non sono certo giovani. Non credo all'ambientalismo di Galan, se parla di centrali da fare altrove c'è qualcosa sotto, una lobby, oppure non capisco.Siamo tutti d'accordo che la centrale va chiusa, ma in un percorso studiato, in 10 anni o più. Enel, Governo e Galan, che sono tutti di centrodestra, devono sedersi a un tavolo e trovare la soluzione. Se si perderà un posto di lavoro e per ogni giorno di inquinamento in più del dovuto, la colpa sarà di Galan, perché la cosa poteva essere risolta tre anni fa».