Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 16 Febbraio 2003: <<Centrale Enel. La posizione del centro-destra. Compatti a fianco di Luca... >>
Compatti a fianco di Luca Bellotti nel contrastare l'Enel e bloccare l'impiego dell'orimulsion, favorendo uno sviluppo alternativo nel Delta del Po. In una conferenza stampa la Casa delle Libertà (Marangon per Forza Italia, Astolfi per la Lega Nord, Chendi per il Nuovo Psi e Bellotti per An) ha espresso l'univoco apprezzamento per l'iniziativa parlamentare dell'onorevole Luca Bellotti (An) che nel corso del dibattito alla Camera sul decreto "salvacentrali" ha presentato e fatto votare un emendamento che inserisce l'impianto di Polesine Camerini nella riserva energetica nazionale. «Siamo completamente d'accordo con l'iniziativa di Bellotti - ha detto Nello Chendi, segretario provinciale del Nuovo Psi -. È stata un'iniziativa intelligente con l'atteggiamento arrogante dell'Enel e la posizione supina che mantiene il centrosinistra. Bisogna rendersi conto che la situazione è cambiata e lo scenario non è più quello di 30 anni fa. L'Enel continua a fare i propri interessi e tenta in ogni modo di aggirare leggi e disposizioni, nazionali e regionali. Ora non può far più finta di nulla ed è importante che Polesine Camerini sia stato inserito nella riserva energetica. Questo potrebbe sbarrare il campo all'impiego dell'orimulsion perchè non crediamo che l'Enel affronti un investimento di 1000 miliardi se poi dovrà chiudere la centrale entro il 2015. Oltretutto, noi ci siamo sempre battuti per la riconversione a metano e questa è la strada da seguire». Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario provinciale della Lega Nord Andrea Astolfi. «È necessario fare chiarezza su quanto è successo e sottolineare la coerenza della Casa della Libertà con quanto è sempre stato sostenuto davanti ai cittadini bassopolesani: contro l'orimulsion e ottenere un termine certo per la dismissione della centrale. L'emendamento è stato volutamente provocatorio ed ha messo in luce le contraddizioni del sistema e della grande lobby che fa capo all'Enel. L'ente ora è disincentivato a procedere all'ambientalizzazione ad orimulsion e quindi, tenendo conto delle esigenze energetiche nazionali, bisogna prendere decisioni diverse, anche da parte del Governo che deve tenere conto, e lo sta facendo, delle nostre richieste. Non bisogna essere supini all'Enel». Quindi Luca Bellotti. «Sono fiducioso sull'approvazione definitiva dell'emendamento (il decreto dovrà essere convertito in legge entro il 23 febbraio e quindi difficilmente al Senato sarà modificato pena un ritorno alla Camera, ndr.) che delinea uno scenario diverso rispetto al passato. Basta con le promesse in Polesine da parte del centrosinistra che poi a Roma faceva il contrario. Addirittura ora cercando di appropriarsi del successo ottenuto in Parlamento. Incredibile. Bisogna agire a favore dei cittadini e l'Enel si sta rendendo conto che il vento è cambiato. Ambiente, sviluppo e occupazione ora hanno una diversa valenza e bisogna pensare a un nuovo modello economico armonico, sensato e rispettoso delle esigenze dei cittadini».