Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 16 Febbraio 2003: <<La posizione dell'on. Frigato sul futuro della Centrale Enel di Polesine Camerini. La Camera dei Deputati ha approvato... >>
La Camera dei Deputati ha approvato il decreto "salvacentrali" che riguarda, tra le altre, la centrale Enel di Porto Tolle. In sede locale il dibattito e le posizioni delle forze politiche sono state ampliamente riportate dalla stampa ed i lavori parlamentari sono agli atti e quindi verificabili da chiunque. Mi pare importante rilevare che il decreto in discussione è stato convertito in legge, con due modifiche e integrazioni sostanziali. La prima: vengono resi più stringenti i controlli delle emissioni in atmosfera ed il monitoraggio dell'aria circostante ai fini di una migliore tutela della salute delle persone e dell'ambiente. La seconda: per la prima volta è stato inserito in legge un termine temporale per definire la durata della nuova centrale ambientalizzata. Non si parla dell'anno di chiusura ma la legge ribadisce il valore ambientale del Delta e riconosce l'incoerenza della ubicazione di una centrale termoelettrica all'interno di una area protetta quale è il delta del Po. Ora si apre un'altra pagina che i polesani devono saper scrivere insieme. Abbiamo detto che l'area oggi utilizzata dalla centrale va riconvertita per un utilizzo più coerente con la vocazione ambientale di quel territorio. Ma, concretamente, cosa vogliamo farne di quell'area tra 10/12 anni, quando l'Enel avrà dismesso la centrale? Questo è il tema sul quale aprire un grande dibattito e questa è la sfida che riguarda tutto il Polesine. A tal proposito penso ad un concorso internazionale di idee da proporre con due obiettivi chiari: primo, far conoscere il Delta in Europa e nel mondo, creare relazioni con le università e con i luoghi della ricerca, entrare in un circuito largo, liberarci da un certo "provincialismo"; secondo, raccogliere idee, proposte, progetti che rappresentino il meglio della vivacità, della inventiva, della coniugazione moderna tra uomo e territorio, tra produzione e risorse, tra economia e ambiente. L'ambiente è la prima ricchezza di cui dispone il Polesine e il nostro modello di sviluppo non può prescindere dalla tutela dell'ambiente, dalla sua valorizzazione e quindi da un utilizzo economico ed occupazionale di questo straordinario fattore. Forse la partita è soltanto all'inizio e, ancora una volta, occorre lavorare insieme. on. Gabriele Frigato Margherita