Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 16 Ottobre 2001: <<SVILUPPO&AMBIENTE. Il coordinamento polesano dei Comitati di difesa boccia il progetto dell’Edison. Un metanodotto sotto i piedi. Porterà il gas da Porto Levante a Bologna. Verso una manifestazione provinciale>>

Vogliamo sollevare il coperchio della pentola, c'è troppo silenzio in giro.

L' assemblea del coordinamento provinciale dei comitati per la difesa dell'ambiente riunita ad Adria non nasconde la propria preoccupazione ed esprime la più totale contrarietà dopo avere preso in esame lo studio di fattibilità del metanodotto Porto Viro- Cavarzere - Minerbio che è stato presentato dalla Edison Gas.

Ma che cosa è mai questo progetto? Secondo il coordinamento provinciale dei comitati per la difesa dell' ambiente, esso ha lo scopo di convogliare il gas naturale dell' area di Porto Viro all'esistente campo Snam di Minerbio, Bologna, nonchè la sua utilizzazione nell'area del Basso Veneto e dell'Emilia Romagna. Il tracciato del nuovo metanodotto, avrà una lunghezza di 94. 2 chilometri e si svilupperà all'interno delle province di Rovigo, Venezia, Ferrara e Bologna.

Il metanodotto si differenzierà in due tronconi: Porto Viro - Cavarzere, 11 chilometri; Cavarzere - Minerbio 82. 2 chilometri. La costruzione viene fatta con tubi di acciaio ed il metanodotto attraverserà Porto Viro, Loreo, Adria, Ceregnano, Gavello, Crespino, in provincia di Rovigo, Cavarzere provincia di Venezia, Berra, Copparo, Ferrara, Masi Torello, Vogliera ed Argenta in provincia di Ferrara ed infine Baricella poi Minerbio in provincia di Bologna.

Il coordinamento è preoccupato per il silenzio che sta intorno a quello che viene definito un ampliamento del terminal gasiero di Porto Levante. E prende posizione ribadendo "la totale contrarietà a questo progetto che rispetto a quello originario a maggiore ragione deve essere rifiutato perchè incrementa l'asservimento di un vasto territorio, sono soltanto polesano, agli interessi meramente economici dell' Edison".

Quindi ribadisce "la preoccupazione per l'installazione di un impianto che presenta dei seri rischi soprattutto nell' attuale momento di gravissima crisi internazionale". In concreto, il coordinamento annuncia "incontri con tutte le amministrazioni comunali interessate al progetto e successivamente incontri e contatti anche con quelle non polesane, con l'amministrazione provinciale di Rovigo, con tutti coloro, partiti, sindacati, associazioni, gruppi ed altri che a suo tempo avevano detto no al terminale. A tutte queste figure rappresentative sarà chiesto di dare la loro adesione a una manifestazione provinciale contro il terminal gasiero dell'Edison per la difesa e la valorizzazione del territorio polesano, per la sicurezza di cittadini, per un nuovo modello di sviluppo".

Secondo alcuni responsabili del coordinamento provinciale dei comitati in alcuni comuni del ferrarese già si levano le prime voci che manifestano la netta contrarietà a questo studio di fattibilità che interessa due Regioni e quattro Province.

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