Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 16 Dicembre 2002: <<IL CASO. Lettera aperta del Wwf ai parlamentari. Il Parco, Luca Bellotti e il conflitto d'interessi>>

Riceviamo e pubblichiamo (in parte), una lettera aperta del Wwf rivolta a tutti i parlamentari polesani (tranne il deputato Luca Bellotti).

Solo dieci anni orsono grazie al lavoro dell'Onorevole rodigino Gianluigi Ceruti vedeva la luce la Legge Quadro sulle Aree Protette, universalmente riconosciuta come una buona legge nonché strumento importantissimo grazie al quale la superficie protetta è enormemente aumentata rispetto al passato.

A distanza di così poco tempo alla promulgazione della suddetta legge un altro Onorevole, polesano anch'esso, non ha trovato di meglio da fare che presentare un disegno di legge che intacca pesantemente uno dei capisaldi della 394: il divieto di caccia nei parchi.

Unico plausibile motivo di questa assurda proposta di legge è accontentare poche migliaia di cacciatori (800.000 persone su 50 milioni di italiani pari al 2% della popolazione, non ci stancheremo mai di ripeterlo) a scapito dell'intera comunità. Di più e di peggio: suddetta proposta di legge sembra concepita apposta per poter cacciare nel Parco del Delta del Po. Qui, presumibilmente, l'onorevole si recherà nelle sue future battute di caccia visto che il "nostro", secondo le indiscrezioni apparse sulla stampa locale, sembra in procinto di acquisire la licenza di caccia il che fa sorgere il "legittimo sospetto" di "un conflitto di interessi" dell'Onorevole.

Se la proposta di legge è per sua stessa natura assurda, per quanto riguarda in particolare il parco del Delta del Po appare addirittura inconcepibile per diverse buone ragioni. L'area protetta infatti ha dimensioni ridicole (di fatto limitato alle striscioline rappresentate dai rami del fiume) e, di conseguenza, nel resto del territorio deltizio la caccia è, purtroppo, consentita. Inoltre l'introduzione del parco non ha comportato nessun nuovo vincolo per i residenti oltre a quelli esistenti e chiunque affermi il contrario o non è informato oppure è lecito dubitare delle sua buona fede.

Le cronache locali hanno dato conto di questa disastrosa iniziativa parlamentare e delle polemiche che ne sono scaturite fra l'Onorevole in questione ed alcune associazioni ambientaliste in particolare la scrivente. Ora, ferma restando la critica senza appello che muoviamo verso la proposta di legge di Bellotti, non possiamo non notare l'assordante silenzio sulla questione degli altri parlamentari polesani in attività. Questo silenzio tombale appare ancor più sconcertante se lo si confronta con l'abbondanza di esternazioni degli stessi politici su questioni quali lo sviluppo nel rispetto dell'ambiente, la valorizzazione turistica del delta del Po, il turismo quale risorsa prioritaria per il Polesine e via discorrendo. Discorsi, questi, spesso infarciti di quell'armamentario pseudoambientalista tanto in voga quanto vuoto di contenuti reali. Siamo consapevoli che in tempi di approvazione della Legge Finanziaria il lavoro parlamentare assorba molte energie. Tuttavia nei giorni in cui gli organi di informazione hanno divulgato la notizia della proposta di legge dell'onorevole Bellotti ci risulta che alcuni dei parlamentari polesani fossero in zona. L'onorevole Frigato ha anche partecipato ad un incontro pubblico organizzato dal medesimo Bellotti a Porto Viro proprio sul tema dei parchi e delle modifiche alla 394: da quanto riportato sui quotidiani locali non ci risulta che l'Onorevole Frigato abbia neppure una sillaba per criticare la proposta di legge di Bellotti e questo ci rammarica enormemente. Saremo dei romantici, dei sognatori, ma ci sarebbe piaciuto che, di fronte ad una platea composta quasi esclusivamente da attempati cacciatori, l'Onorevole Frigato avesse preso la parola e, con un briciolo di ironia, avesse apostrofato la proposta di cacciare nel Parco del Delta con la stessa fulminante sintesi con cui Fantozzi definì la corazzata potiomkin in uno dei suoi più celebri exploit. Così non è andata e, lo ribadiamo, il rammarico è forte. Naturalmente il discorso non si sposta di una virgola anche per gli altri parlamentari tanto che, parafrasando Moretti, ci permettiamo di urlare: Onorevoli dite qualcosa di "ambientalista"! E se proprio vi mancano gli spunti in materia contattateci pure: saremo ben lieti di fornirvi la nostra consulenza per contrastare l'assurda proposta presentata dal vostro illustre collega.