Da "IL Gazzettino-cronache di Rovigo" del 17 Ottobre 2001: <<PORTO VIRO. Nell’Albo pretorio è stata esposta l’istanza di approvazione del progetto. Terminal, Comune escluso. La dichiarazione di "pubblica utilità" mette in fuorigioco l’ente locale>>.

La vicenda del terminal gasiero, che Edison Gas intende realizzare al largo di Porto Levante, sembra ormai prossima ad essere archiviata in senso favorevole.

Presso l'albo pretorio del Comune di Porto Viro, infatti, sono esposte l'istanza datata 7 settembre di approvazione del progetto e di dichiarazione di pubblica utilità, nonchè la descrizione del progetto con tutti i dati tecnici relativi, per il metanodotto che, dipartendosi dal terminal marino, seguirà il percorso: Porto Viro - Cavarzere - Minerbio, in provincia di Bologna.

Si tratta di una richiesta di pubblicazione della documentazione, che è stata inviata dal Ministero delle Attività produttive. E tale documentazione è in pubblicazione anche presso l'albo della Prefettura. Pertanto, chiunque ne avesse interesse, potrà far pervenire le proprie osservazioni in merito, sia presso il Comune, che, direttamente, all'Ufficio nazionale minerario - Idrocarburi, sede di Bologna, entro i termini di pubblicazione.

Con la dichiarazione di pubblica utilità, sembra che il Comune di Porto Viro, che non aveva fatto mistero di voler intavolare una trattativa con Edison Gas in occasione della richiesta della concessione per la posa del metanodotto, sia ora "tagliato fuori" dai giochi. Negli ambienti municipali portoviresi, viene fatto osservare che la richiesta di Edison, fa il percorso delle varie autorizzazioni, richieste ed ottenute dalla società, in relazione al terminal marino, ricordando che il Ministero già in data 7 luglio 2000, cioè con Governo di centrosinistra (viene fatto rilevare in Municipio a Porto Viro), aveva rilasciato la concessione all'Edison per l'installazione e gestione di un terminal off shore per la rigasificazione del gas naturale liquefatto.

Il 4 agosto 2000, veniva poi accordata alla società la concessione di estendere il periodo di installazione del terminal e relative attrezzature, da 2 anni a 54 mesi dalla data di emissione del Decreto, avvenuta appunto il 7 luglio. Inoltre il Ministero dell'Ambiente, con decreto in data 30 dicembre 1999, aveva già espresso parere favorevole di compatibilità ambientale alla realizzazione del terminal stesso dopo che era stato acquisito anche il parere favorevole della Regione del Veneto.

Il 18 giugno scorso, infine, l'Edison Gas aveva presentato richiesta di pubblica utilità, urgente ed indifferibile. L'entrata in attività del terminal, per il quale la lunghezza del tubo in mare, contrariamente a quanto preventivato in precedenza, raggiunge i 17 km di lunghezza, è prevista per la fine del 2004, cioè a tempi relativamente brevi. La lunghezza del metanodotto, previsto fino a Minerbio, infine, è di 107 chilometri.

torna all'home page