Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 18 Settembre 2002: <<IL CASO. Centrale Enel, la strana alleanza. Gli ambientalisti applaudono le dichiarazioni del presidente Galan sulla chiusura>>

"E bravo il presidente della Giunta regionale Giancarlo Galan! La dichiarazione del presidente della Giunta regionale veneta sulla graduale dismissione della Centrale elettrica di Polesine Camerini, è oltremodo interessante".

Così, più o meno, inizia una dichiarazione rilasciata da Danilo Stoppa a nome del coordinamento provinciale per la difesa dell'ambiente. Stoppa peraltro subito dopo rileva: "Si tratta certo di una dichiarazione contraddittoria rispetto alle precedenti dichiarazioni dello stesso presidente ma nondimeno sembra recepire ciò che noi proponiamo da anni e nel contempo contrasta con la parodia dello scontro fra il partito dell' orimulsion e quello del metano".

Per il portavoce del Coordinamento, Stoppa, " è giunto il momento di affrontare con lucidità e senso storico non il funzionamento della Centrale ma il problema Centrale in sè e decidere non soltanto sul destino del vecchio ed obsoleto impianto ma soprattutto del futuro del Basso Polesine e del Delta. "Finalmente il presidente della Giunta regionale sembra essersi reso conto che il futuro del nostro territorio dove vivono 72 mila persone non può dipendere da una centrale termoelettrica che ormai è un reperto archeologico industriale. Quella scelta favorì soltanto alcune lobby, alcuni gruppi parassitari locali ed ha commercializzato, privatizzato e consumato il nostro territorio causando gravi danni, anche dal punto di vista culturale, al Basso Polesine e al Delta. Infatti la Centrale di Polesine Camerini non solo inquina e compromette la salute dei cittadini da più di vent'anni ma blocca la realizzazione del Parco del Delta e comprime le potenzialità economiche dell'intera area bassopolesana e deltizia".

Ed ecco la proposta del Coordinamento provinciale: "Chiusura entro cinque anni, quale proposta liberatoria perché obbliga tutti i soggetti, amministrazioni comunali, amministrazione provinciale, sindacati, associazioni, partiti, ad abbandonare una letale coalizione a ripetere e ad impegnarsi alla costruzione di progetti profondamente innovativi. Quindi bisogna cominciare dall'Enel, ma devono essere anche respinti tutti quegli assurdi progetti che sono il terminal gasiero, le centrali a gas da 800 Mw, termovalorizzatori, villaggi turistici costruiti su terrazzamenti di rifiuti che ancora minacciano il Delta".