Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 19 Giugno 2002: <<ESTRAZIONI GAS. Azione per cambiare la norma "salva Delta" approvata al Senato Emendamento a rischio Armani (An) e Tabacci (Udc) favorevoli alle coltivazioni in Alto Adriatico>>

Bloccata tramite l'emendamento all'articolo 26 del collegato ambientale l'iniziativa del senatore Manfredi di Forza Italia volta a dare via libera alle estrazioni, ecco che alla Camera l'Eni trova autorevoli sostenitori. È il presidente della Commissione ambiente della Camera Pietro Armani, di Alleanza nazionale, ad alzare il tiro contro l'emendamento che salvaguarda il Delta del Po, Chioggia e Venezia. In un'intervista apparsa nei giorni scorsi su un quotidiano economico ha definito "inaccettabile l'intervento del Senato". Il testo licenziato dal Senato comprende indatti il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nel Golfo di Venezia tra la foce del fiume Tagliamento e quella del ramo di Goro del Po.

Tornano a galla dunque il problema energetico e lo svantaggio competitivo del Paese per giustificare un intervento in Alto Adriatico che lo stesso presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan ha definito inammissibile per il rischio provocato sulla terraferma dalla subsidenza indotta dalla estrazioni.

Sulla stessa lunghezza d'onda di Armani anche Bruno Tabacci (Udc), presidente della Commissione attività produttive. Posizioni che vengono recepite anche da buona parte della maggioranza al potere, per la quale il piano energetico che prevede le estrazioni in Alto Adriatico risulta strategico. Un'autentica grana per il Governo che si trova i "nemici" in casa, appunto il forzista Galan, il quale ha trovato invece la completa solidarietà dei parlamentari veneti in uno schieramento trasversale impegnato sul fronte della difesa dell'ambiente, nonchè della Provincia, dei Comuni. Il Polesine teme che venga cassato l'emendamento alla Camera, pur se allungando i tempi rispetto a quanto voluto dall'Eni, oppure sia modificato l'articolo 26 in un successivo provvedimento.

Francesco Ennio, segretario polesano della Margherita, chiede alle «forze politiche An e Udc provinciali di chiarire la loro posizione ed eventualmente di invitare i due presidenti a un confronto e dibattito pubblico con le istituzioni, le associazioni e la gente polesana», ma la battaglia a Montecitorio sarà davvero dura.