Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 20 Giugno 2002: <<PORTO TOLLE. Depositate in Regione Veneto Altre 650 firme anti-Orimulsion>>

Continua senza soste la raccolta di adesioni contro il progetto Enel di ambientalizzazione della centrale termoelettrica di Polesine Camerini che prevede l'uso del contestato combustibile Orimulsion. Il comitato "Progetto Aria pura", sorto proprio a Polesine Camerini, per la prima volta ha dato voce a quella parte della popolazione locale che è fortemente preoccupata delle ricadute su salute ed ambiente che la riconversione al nuovo combustibile porterebbe con sè.

Finora, hanno in più occasioni ripetuto gli aderenti al comitato, l'Enel ha sempre dimostrato di privilegiare le ragioni dell'economia su quelle della salute pubblica, impiegando nell'impianto un olio combustibile ad alto tenore di zolfo meno costoso, ma più inquinante. Nessuno garantisce che con la riconversione ad Orimulsion cambi la sua politica: si tratta di un combustibile il cui uso presenta dei rischi sostenuti e che verrebbe impiegato in quantità molto superiori a quelle delle due centrali italiane che finora l'hanno adottato, ovvero quelle di Brindisi e Fiumesanto.

Già in aprile il Comitato ha fatto giungere in Regione una petizione di 692 firme raccolte fra residenti del comune di Porto Tolle che esprimevano contrarietà al temuto progetto. "Nei giorni scorsi, - comunica Giorgio Crepaldi, uno dei principali animatori del Comitato stesso - abbiamo depositato presso la segreteria della Giunta Regionale del Veneto la copia originale di una raccolta di 650 nuove adesioni di cittadini residenti in provincia di Rovigo ed in comune di Mesola. Circa 200 adesioni provengono dal comune di Ariano Polesine. Il nostro Comitato è consapevole della difficoltà di espressione per essere portavoce, insieme a qualche forza politica, del dissenso verso l'Enel e le amministrazioni provinciale e comunale. Però la nostra iniziativa è sostenuta da numerose persone interessate alla salvaguardia della salute, alla valorizzazione del nostro territorio in ambito turistico, ed allo sviluppo delle realtà economiche già attive, come l'agricoltura e la pesca, che sono in attesa di un sostanziale rilancio. Per cui confermiamo sempre più la scelta di contestare la proposta dell'Enel, perchè alimenta un insano pretesto di non rispettare la legge istitutiva del Parco regionale veneto del Delta del Po, mentre siamo convinti, ora più che mai, che è necessario dare una precisa inversione di tendenza che l'Orimulsion non garantisce. Infatti come è stato più volte ribadito da chi ha valutato attentamente il progetto, assoggetta il Delta a nuovi fattori di rischio che non vogliamo assolutamente accettare".