Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 20 Novembre 2002: <<LA RIUNIONE DI MESOLA. «La salute è un bene preminente»>>

Nella sala consiliare del Comune di Mesola, su invito del sindaco Magolini, si sono riuniti i rappresentanti delle Amministrazioni comunali del Bassopolesine e del Bassoferrarese per discutere sul problema della centrale termoelettrica Enel di Polesine Camerini. I componenti di tale Comitato, sorto in piena estate per manifestare la propria preoccupazione rispetto all'ipotesi di conversione della centrale termolettrica Enel di Polesine Camerini all'orimulsion, sono stati aggiornati circa gli esiti del colloquio già svoltosi con il Presidente della Regione Emilia Romagna e l'assenza di risposte alla richiesta d'incontrare, sulla specifica questione, i Ministri dell'Ambiente e delle Attività Produttive.

Presenti i rappresentanti di una decina di Pubbliche amministrazioni (per il Polesine erano presenti Amministratori dei Comuni di Adria, Papozze e Taglio di Po), Golinelli dell'Amministrazione provinciale di Ferrara e i due Comitati per la tutela dell'ambiente, lo scambio di opinioni ha tratto spunto dai lavori del convegno "Energia ed Ambiente" della mattinata ad Adria per fare il punto della situazione considerata complessivamente insoddisfacente. Il dialogo non ha mancato di sottolineare il grande valore di questa qualificata rappresentanza che intende farsi portavoce delle istanze delle proprie popolazioni senza pretestuose barriere di carattere amministrativo; il territorio ha una valenza complessiva unica sia che si trovi sulla sponda destra che su quella sinistra del Po e la salute delle popolazioni è un bene preminente per la cui salvaguardia ogni iniziativa può e deve essere attuata.

Si è pertanto discusso di proteste più o meno eclatanti, di ipotesi di allargamento dei lavori ad ulteriori problematiche ambientali, di un futuro senza centrale, di opzioni di riconversione diverse sia dall'orimulsion che dal gas metano, di un futuro ambientalmente migliore per il Delta del Po. La riunione ha avuto una conclusione interlocutoria per cui ci si è ripromessi, dopo alcuni indispensabili approfondimenti, di ritrovarsi in futuro vicino ad esaminare iniziative concrete da portare all'attenzione degli organi preposti e delle stesse popolazioni interessate.