Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 21 Ottobre 2001: <<SVILUPPO&AMBIENTE. Il comitato contro l’impianto Edison prepara la mobilitazione. Terminal verso il referendum. Anche il sindaco Spinello appoggia la proposta di consultazione popolare>>.

"No secco era prima e no secco ancor più è adesso. E Spinello è con noi". Alcune sere orsono, il coordinamento dei comitati provinciali contro il terminal gasiero dell'Edison si è ritrovato al Groto per fare il punto della situazione alla luce delle novità che nel frattempo sono emerse in merito allo studio di fattibilità del metanodotto Porto Viro - Cavarzere .- Minerbio.

Al termine dell'incontro, è stato emesso un comunicato nel quale si riprendono temi già esposti nel corso di precedenti incontri e nei quali si stigmatizza la volontà di costruire uno dei più grandi impianti del mondo nel suo genere, capienza 250.000 metri cubi di metano, liquefatto, a -162 gradi per ridurne il volume, a 10 chilometri dalla costa del Parco del Delta. Ma si prendono in esame anche nuove problematiche emerse in questi giorni: "La centralina di misura, per la distribuzione del gas, la cui costruzione verrà realizzata a Cavarzere, mentre inizialmente era prevista a Ca' Cappello, comporterà la necessità di un gasdotto il cui percorso insiste nel territorio di numerosi comuni polesani".

Perché questa modifica si chiedono quelli del coordinamento provinciale di comitati contro il terminal? La loro risposta è su questi toni: "Tale modifica di realizzazione permette, di fatto, all'Edison, di ovviare al problema costituito dalle 1500 firme raccolte dai comitati a Porto Viro che obbligherebbero la locale amministrazione comunale ad indire un referendum sulla opportunità di realizzare un impianto di tal portata. Ed allora il nuovo gasdotto attraverserà numerosi territori comunali della zona, in quanto la destinazione definitiva è il campo Snam di Minerbio, in provincia di Bologna". E questo significa "pesanti servitù, alle quali i comuni interessati dal passaggio del gasdotto sarebbero sottoposti, in quanto attorno alle tubazioni è prevista un'ampia fascia di rispetto entro la quale non è possibile realizzare opere di alcun genere, dalle strade alle fognature, dalle costruzioni alle opere di manutenzione, alle strutture esistenti, con gravi conseguenze per i piani regolatori, ad esempio".

Quindi i responsabili annunciano che il sindaco di Adria "da sempre oppositore del terminal, ventila la possibilità di indire un referendum per impedire il passaggio del gasdotto".

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