Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Agosto 2002: <<CENTRALE ENEL. Commissione anti-orimulsion. Partita da Mesola la lettera per incontrare i due ministri Aderisce la Provincia di Ferrara, si defila Loreo>>

È partita ieri dal castello di Mesola la richiesta di incontrare i ministri Marzano e Matteoli, titolari rispettivamente delle Attività Produttive e dell'Ambiente. Obiettivo tentare di bloccare il piano di ambientalizzazione proposto dall'Enel che prevede l'utilizzo del combustibile orimulsion.

Mittente la commissione intercomunale e interprovinciale di Ferrara e Rovigo nata il 9 agosto al termine di un'assemblea pubblica e che vede insieme comuni bassoferraresi e bassopolesani, i presidenti dei due parchi, i rappresentanti dei movimenti civici di Porto Tolle e Mesola che chiedono la conversione a metano. L'altra sera la commissione si è riunita sempre nel castello estense per definire la strategia da seguire nelle prossime settimane.

«Tutti gli enti indicati - si legge nella lettera spedita a Roma - rappresentanti la maggioranza dei cittadini residenti nell'area interessata dalla centrale termoelettrica, si sono detti contrari all'utilizzo del nuovo combustibile orimulsion per le cause dirette e indirette (leggasi prodotti di cascame di gesso) di impatto ambientale e di inquinamento atmosferico. Invece esprimono parere favorevole alla conversione all'utilizzo di gas-metano, meno dannoso e di minor impatto ambientale». Inoltre viene chiesto «il massimo impegno nella salvaguardia e garanzia degli attuali posti di lavoro».

La commissione è fiduciosa di poter incontrare i due ministri entro il mese di settembre nel frattempo non resterà ad aspettare. Prima della trasferta nella capitale, gli anti-orimulsion faranno il possibile per incontrare i presidenti delle due Regioni, Veneto ed Emilia Romagna, per avere conferma ufficiale e sottoscritta del loro sostegno in questa difficile battaglia. Nello stesso tempo confidano nell'azione di "pressione" che possono svolgere i parlamenti delle due province per rendere più autorevole la loro posizione al tavolo dei ministri.

Intanto ci sono da registrare alcune novità per quanto riguarda la commissione. L'altra sera è stata registrata l'adesione ufficiale della Provincia di Ferrara. Da Adria, invece, sono giunti due rappresentanti della minoranza consiliare, Aldo Rondina (FI) e Angelo Franzoso (An) che hanno ribadito l'auspicio che l'intera amministrazione possa unirsi a tale iniziativa insieme ai comuni di Corbola, Porto Viro, Taglio di Po e Papozze.

Passo indietro, invece, da parte del sindaco di Loreo Elmo Stivanello che alla disponibilità dimostrata all'inizio ha inviato una lettera nella quale dichiara di condividere in toto le finalità dell'iniziativa ma di non poter aderire direttamente per evitare strumentalizzazioni. Il riferimento è al ventilato progetto di creare una centrale di produzione di energia elettrica alimentata a metano nell'ex acciaieria San Marco appunto in comune di Loreo.

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Agosto 2002: <<LA PROPOSTA>>

- È un dibattito che, dopo momenti di apparente stasi, riprende con grande vigore: produzione ed utilizzo di energia. Sull'argomento, che ha ripreso fuoco recentemente con l'incontro di Mesola, relativo all'ambientalizzazione della centrale Enel di Polesine Camerini, che vede due fronti contrapposti: quello disposto ad accettare l'orimulsion e quello che chiede il metano perché giudicato meno inquinante. Danilo Beltrame, esponente dell'Unione Democratici di Centro, è invece sostenitore della necessità di preservare da ogni forma di inquinamento il Delta. L'esponente politico, già aveva parlato di energia eolica, come possibilità concreta da sfruttare nel Delta, per ottenere una fonte energetica pulita e rinnovabile. Beltrame, che è stato a Mesola e che ha ascoltato attentamente tutti gli interventi, ricorda una disposizione di legge che prevede l'obbligo, dal primo gennaio 2003, di raggiungere il 2 per cento di energia da fonti rinnovabili. "Il rispetto dell'ambiente - esordisce Beltrame - è il primo imperativo categorico che ci dobbiamo imporre, se non vogliamo condannare il futuro nostro e dei nostri figli. Ci sono possibilità, nel nostro Delta di produzione di energia rinnovabile e pulita di tutto rispetto: parlo dell'energia eolica, di cui è stato fatto un progetto di fattibilità e che dovrebbe trovare il favore di tutti gli enti interessati, per una sua veloce realizzazione. Lancio però anche l'idea, demandando ai tecnici l'eventuale progettazione, dell'utilizzo dell'acqua e dei corsi d'acqua di cui il Delta, ma anche l'Italia è ricca, per ottenere energia che certo non compromette la nostra salute". E Beltrame commenta ancora: "Tecnici preparati ne abbiamo, acqua e aria non ci mancano. Perché allora non utilizzarli? Dobbiamo morire per i fumi della centrale?