Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Settembre 2002: <<I DATI ARPA. Mesola inquinata come un polo industriale>>

Mesola e il Bassoferrarese scoprono di avere l'inquinamento di una grande città ed anche di più, senza tuttavia possedere quegli impianti industriali che almeno creano occupazione e ricchezza. Tra il 23 aprile e il 15 maggio scorsi è stata registrata una media di biossido di zolfo di 16 microgrammi per metro cubo contro i 6 di Ferrara; valore che ha raggiunto un picco di ben 138.

I dati completi sul monitoraggio effettuato dall'Arpa, agenzia pubblica della Provincia di Ferrara, sono stati presentati l'altra sera nel municipio di Mesola, la cittadina che da due mesi è diventata il simbolo della lotta contro l'inquinamento prodotto dalla centrale termoelettrica Enel di Polesine Camerini.

Nel commentare i dati, il tecnico Arpa ha fatto notare che la rilevazione è stata effettuata in un periodo ottimale dal punto di vista meteorologico, pertanto quella analizzata è l'aria "migliore" che si può respirare nella zona. Un dato preoccupante è l'alta presenza di arsenico e vanadio per i quali sono stati registrati valori superiori a zone ad elevato insediamento industriale.

Sul che fare è intervenuto l'assessore provinciale ferrarese all'ambiente Golinelli che ha giudicato «inspiegabile la posizione della Provincia di Rovigo nell'accettare l'orimulsion senza battersi per il metano. Salute e ambiente vengono al primo posto - ha sottolineato - con la buona volontà anche il problema occupazionale si può risolvere senza subire ricatti».

Quindi ha auspicato che il progetto orimulsion venga bocciato.