Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Novembre 2001: <<ROSOLINA. Affollata riunione in cui l’amministrazione comunale ha comunicato la propria contrarietà. Mengoli: "Terminal, no grazie!" Non è una questione politica, bensì una scelta di sviluppo legata a turismo e ambiente>>

Alla fine di un lungo, articolato e per molti aspetti appassionato dibattito, tenutosi martedì sera al Palazzetto dello sport di Rosolina, per discutere, su invito dell'Amministrazione comunale, sugli eventuali vantaggi e sugli svantaggi conseguenti alla prevista realizzazione del terminal marino dell'Edison spa al largo di Porto Levante, il sindaco Luciano Mengoli ha dichiarato che la sua Amministrazione non era favorevole alla realizzazione del terminal. "Mi trovo ora in difficoltà - ha rilevato il primo cittadino - a negare quanto prima concesso dai miei predecessori, che hanno aderito al Patto teritoriale, ma abbiamo ancora delle grossissime perplessità sul sito, adiacente ad insediamenti turistici, quali Albarella e Rosolina Mare, che sono per noi motivo di orgoglio". Mengoli ha poi continuato: "Da tali siti vanno allontanate altre fonti di pericolo, qual è il deposito dell'Abibes. L'Amministrazione - ha proseguito - non vuol fare del terminal una questione politica, ma di scelta di uno sviluppo, per il settore primario e per il turismo, che ci hanno permesso di riscattarci, ed a cui teniamo in modo forte".

I lavori erano stati aperti dallo stesso Mengoli, il quale aveva affermato che era intento dell'Amministrazione, comprese le minoranze, avere la maggior informazione possibile sul progetto del terminal, per la massima conoscenza del progetto e delle problematiche connesse. Ha quindi preso la parola il responsabile Comunicazioni dell'Edison, ing. Davide Pozzi, il quale, dopo aver posto l'accento sulla necessità, sempre crescente, di avere a disposizione sempre maggiori quantità di gas naturale, acquistato dove costa meno, ha fornito le motivazioni dell'Edison per la scelta di questo sito. Il prof. Mario Zambon, a sua volta, pur dando atto all'Edison della valenza tecnica dell'impianto progettato, ha rimarcato però che il suo posizionamento, in zona Parco, era contradditoria: i "filtri istituzionali" che avevano concesso i vari nulla-osta, secondo lui avevano mal funzionato. Ha quindi suggerito una conferenza di servizi fra Ammnistrazioni pubbliche ed Edison, magari affidando a tecnici esterni l'approfondimento del problema, sui possibili pericoli da lui individuati per l'ambiente e le attività ad esso connesse, anche in relazione ad eventuali sabotaggi.

L'aspetto tecnico e delle dimensioni dell'impianto, anche con puntuali riferimenti a realtà locali esistenti, per offrire un ordine di misura, è stato affrontato dal prof. Luigino Motteran, che non ha fatto altro che evidenziare, ancora una volta, le motivazioni del "no" che, da anni, il Coordinamento dei comitati sta portando avanti. Tutti contrari gli interventi del pubblico, a cominciare dall'on. Franco Grotto, unico parlamentare polesano presente, il quale ha sottolineato come quella dell'Edison sia una scelta che va contro i progetti di sviluppo del Delta. Sulla stessa posizione anche Ermenegildo Ghezzo, che ha rivendicato alla popolazione locale il diritto di scegliere il proprio futuro. A chiudere il prof. Luigi Flamini, con l'invito a partecipare alla manifestazione di sabato prossimo, "per riappropriarci della responsabilità della gestione del territorio, già indicata nel Piano d'Area".

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