Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Dicembre 2002: <<Centrale Enel. Il Consiglio dei ministri ha consentito...>>

Il Consiglio dei ministri ha consentito che, in mancanza degli interventi di ambientalizzazione dell'impianto di Polesine Camerini, la Centrale Enel continui a funzionare con i medesimi combustibili usati finora. Su proposta del Presidente del Consiglio, Berlusconi, del Ministro delle attività produttive, Marzano, e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, Matteoli, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge per il mantenimento in servizio delle centrali termoelettriche di Porto Tolle (Rovigo), Brindisi nord e San Filippo del Mela (Messina), ritenute strategiche per la sicurezza ed il fabbisogno del sistema elettrico nazionale, oltre la data del 31 dicembre 2002 e fino al completamento dei progetti di adeguamento ambientale; il provvedimento, recita il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, "prevede una disciplina puntuale delle attività da svolgere nel periodo al fine di garantire al massimo la tutela della salute e dell'ambiente".

Una scelta che, interviene Franco Grotto, deputato Sdi-Ulivo, membro della Commissione attività produttive della Camera, "permette alla centrale di Porto Tolle di funzionare nonostante essa sia nettamente fuorilegge per quanto riguarda i limiti delle emissioni di gas e polveri inquinanti nell'atmosfera".

"La responsabilità di questa situazione - prosegue il deputato polesano - sono da addebitarsi al Governo e alla Regione Veneto che, in tutto questo tempo, non sono state in grado di trovare una soluzione praticabile per ambientalizzare la Centrale. In particolare la Regione Veneto non ha mai partecipato al tavolo governativo con gli altri enti interessati per affrontare concretamente il problema. Il presidente Galan, invece di fare proclami privi di consistenza, si attivi per evitare che l'attuale sitauzione si protragga fino all'infinito e si trovi il modo di ambientalizzare al più presto la centrale".

"È urgente - afferma quindi l'on. Grotto - a questo punto che il Governo valuti il progetto già presentato dall'Enel e, se idoneo, lo approvi quanto prima. Se ci fossero invece altre soluzioni, vengano presentate e valutate. Ribadisco quindi che qualsiasi soluzione finale, non potrà non tenere conto che il Delta del Po è un territorio a forte valenza ambientale, e non può diventare in eterno un polo energetico. Bisogna perciò lavorare nell'immediato per riportare le emissioni nei limiti previsti dalla nuova normativa e, nel tempo, per superare la dipendenza energetica del Paese dalla centrale di Porto Tolle".