Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 23 Giugno 2002: <<Estrazioni gas, resiste il divieto. Il no alla coltivazione dei giacimenti dovrà superare ancora due passaggi, tra cui quello in aula>>

Malgrado la posizione assunta dal presidente della commissione attività produttive della Camera Bruno Tabacci (Udc), favorevole al via libera all'Eni per le estrazioni in Alto Adriatico, l'emendamento che impedisce l'attività di coltivazioni dei giacimenti, già approvato al Senato, resiste nel primo passaggio alla Camera dei deputati. «In commissione - spiega il deputato polesano Franco Grotto che è componente del gruppo ristretto incaricato di esaminare le proposte di legge - è stato approvato con uno schieramento trasversale il testo così come licenziato da palazzo Madama e che conferma il divieto di prospezione e ricerca di idrocarburi nel Golfo di Venezia. Ciò sottolinea come i deputati veneti si siano dati da fare per la salvaguardia del Delta del Po, Chioggia e Venezia. Le osservazioni di Tabacci favorevoli alla politica energetica dell'Eni, ma per noi molto preoccupanti, non sono state recepite».

«È un primo passaggio positivo - precisa Grotto - che dovrà essere ribadito in commissione ambiente di cui è presidente Armani di An e che ha assunto posizioni analoghe a quelle di Tabacci, e poi in aula. Insomma, un cammino ancora a rischio e sul quale bisognerà porre estrema attenzione per evitare che l'emendamento sia stravolto».

Undici deputati Ds e Sdi, tra cui il polesano Grotto e l'ex ministro Bersani hanno chiesto al ministro alle attività produttive Antonio Marzano per quale motivo non è stato ancora presentato un "disegno di legge complessivo di riordino e riforma del settore energia" secondo le indicazioni emerse dall'indagine conoscitiva della X commissione. Tra i punti più interessanti, le tre centrali insistenti sul Polesine, il terminal gasiero, l'energia alternativa. Su richiesta di tutti i capigruppo, accolta dal Governo, il ministro era impegnato a farlo entro il 15 maggio scorso. Invece, il Governo, proseguono i deputati di opposizione, non ha fatto nulla e in commissione industria sono stati presentati e accolti emendamenti che contrastavano con le conclusioni dell'indagine conoscitiva e spezzettavano gli interventi nel settore. Il ministro Marzano risponderà in commissione nei prossimi giorni.