Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 25 Gennaio 2003: <<FIAMME GIALLE. Sequestrata una discarica abusiva>>

Risultato di spicco nella tutela dell'ambiente da parte delle fiamme gialle della squadriglia navale di Porto Levante. L'opera di contrasto ha portato al maxi sequestro di un'area golenale adibita a discarica di circa mq 3000, in località Scardovari nel comune di Porto Tolle, interessata dalla presenza di rifiuti speciali e pericolosi: fusti contenenti olio esausto, batterie esauste, lattine di olio, rifiuti solidi urbani, carcasse di frigoriferi completi di motore, e non per l'ultimo, il famigerato eternit. La continua vigilanza operata dai militari di Porto Levante, dimostra ancora una volta che in un territorio particolare, come quello del Delta del Po, con fragili equilibri ambientali, esistono ancora zone interamente deturpate.

Nell'ambito dello stesso servizio, i finanzieri hanno eseguito nella stessa località, il sequestro di 25 cavane, a fronte in una forte situazione dilagante di completo abusivismo edilizio e demaniale, come disposto dalla competente autorità giudiziaria di Rovigo, che aveva ordinato le indagini alle fiamme gialle: il servizio, conclusosi con il sequestro dei manufatti, ha portato alla segnalazione di alcuni responsabili. I manufatti, alcuni dei quali realizzati interamente in eternit, venivano usati per il ricovero dei natanti, da pescatori locali e cacciatori della zona. Sono state riscontrate anche violazioni in materia di vincolo paesaggistico, oltre a quelle ambientali. A differenza del caso di Porto Caleri, stavolta sono state sequestrate anche 24 imbarcazioni ricoverate nelle cavane di legno, come richiesto nella nota di delega della magistratura di Rovigo, attraverso le indagini sulle caratteristiche delle barche e dei motori presenti, si potrà così identificare i proprietari.

Ma le Fiamme Gialle di Porto Levante sono a disposizione per eventuali "autodenunce" per alleggerire la posizione processuale dei presunti responsabili. Saranno interessati gli enti tecnici per valutare la situazione di degrado e per stabilire il grado di inquinamento della zona, in previsione della futura bonifica del territorio interessato. Sono ancora in corso indagini volte all'individuazione dei responsabili.