Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 25 Ottobre 2002: <<AMBIENTE. Orimulsion>>

«Prendiamo atto della decisione del ministro Matteoli che avrebbe dato via libera all'utilizzo dell'orimulsion. Ma, poichè riteniamo che l'orimulsion rappresenti un reale pericolo per la salute dei cittadini, continueremo nella nostra lotta democratica».

Così Antonio Monesi, presidente del comitato contro l'orimulsion nel corso di una conferenza stampa, con al fianco alcuni componenti del comitato in rappresentanza delle realtà bassopolesane. E aggiunge: «L'orimulsion non deve passare e la Centrale deve essere convertita a metano, come avviene del resto in altre parti d'Italia». Il comitato pertanto proseguirà nella propria azione rivolta a sensibilizzare politici, cittadini, associazioni. Da questo fine settimana sarà operativo un sito web (www.stoporimulsion.com) e proseguirà la campagna "cartoline" da inviare ai quotidiani locali per far sentire, anche in questo modo, la voce della gente. Monesi, sotto il profilo politico, dichiara di concordare con Renzo Marangon: «Abbiamo l'impressione che siano in atto dei giri di valzer da parte della sinistra, ma non è il caso di giocarci sopra».

Confermata la collaborazione con il comitato che è sorto a Mesola e, a proposito del terminal, Monesi precisa: «Sono due problemi completamente distinti, ma si cerca con molta furbizia di accostarli. In ogni caso, la sinistra ancora una volta dimostra la sua incorenza. Quanto poi ai rapporti con Verdi ed ambientalisti non abbiamo in comune granchè: noi non vogliamo essere contro tutto per partito preso, sappiamo che il mondo va in un determinato modo e che nessuno vuol tornare indietro. Per cui, se da un lato ridurre l'impatto ambientale delle attività umane è un nobile scopo, nondimeno lo riteniamo impossibile al 100 per cento».

Nell'incontro, il rappresentante di Rosolina ha affermato che i suoi concittadini sono molto preoccupati per la salute in generale e per i riflessi legati all'attività turistica balneare.