Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 27 Dicembre 2002: <<CENTRALE ENEL>>

La proroga del Governo per il funzionamento della centrale Enel di Polesine senza i necessari lavori di rincoversione ha confermato i timori pił volte espressi per l'impatto ambientale dal comitato politico e dalla segreteria provinciale di Rinfondazione Comunista. Gli stessi precisano in una nota che il centro destra ha di nuovo colpito il Polesine con un provvedimento pesantissimo senza valutare il rischio che, senza immediati interventi di ambientalizzazione, il carico inquinante rimanga ancora per troppo tempo elevato, anche di pił di quello previsto dal discusso progetto a orimulsion, diventa una realtą. «Il centro destra prosegue il documento - non ha presentato nessun progetto fattibile alternativo a quello a orimulsion e con questo si assume di fronte alla popolazione tutte le responsabilitą derivanti dall'avere cercato di fare del problema ambientale quasi soltanto un argomento di propaganda».

Rifondazione Comunista ha confermato nella nota la propria posizione a difesa dell'ambiente, dell'occupazione e della salute dei cittadini cercando di rendere urgentemente operativo un progetto di ambientalizzazione capace di ridurre il carico inquinante della centrale Enle e di dare disponibilitą a valutare qualsiasi progetto alternativo, migliorativo e fattibile di quello a orimulsion. Nel frattempo si cerchi di programmare la chiusura, nel tempo pił rapido possibile, della centrale di Polesine Camerini e di trovare, nel periodo necessario tra ambientilizzaione e chiusura, la soluzione occupazionale per i lavoratori interessati. La nota si conclude con l'intento di creare uno sviluppo ecocompatibile del territorio (settore pesca e turismo) capace di dare uno sviluppo occupazionale alle future generazioni.