Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 28 Ottobre 2001: <<AMBIENTE & SVILUPPO. Prima presa di posizione ufficiale di un’Amministrazione comunale. "Fermiamo subito quel gasdotto". Lettera all’Ufficio idrocarburi di Bologna e al Prefetto per illustrare le ragioni del rifiuto>>.

L'Amministrazione comunale di Adria scende in campo contro il metanodotto Porto Viro, Cavarzere, Minerbio e Spinello, con le spalle protette dalla compattezza del consiglio comunale, fa "opposizione" all'istanza datata 07 settembre con la quale la Edison Gas chiede la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità per il metanodotto Porto Viro, Cavarzere, Minerbio.

Dunque c'è un salto di qualità, alla luce della variante del primitivo progetto della Edison. E' un atto "forte", perché prodotto da un'Amministrazione comunale quasi a voler dire alle altre, adesso è tempo di verificare chi è a favore e chi è contro, senza tanti contorsionismi.

Ma quali sono le motivazioni che Spinello allega a corredo di questa opposizione che è stata inviata all'Unmig, ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e geotermia di Bologna ed al Prefetto di Rovigo? In premessa, si osserva che il progetto terminal marino Edison, comprende necessariamente anche i gasdotto di raccordo, quello di mare e quello su terraferma. Ragion per cui, devono essere riconsiderati tutti gli elementi che lo compongono insieme. Ed ecco allora la prima osservazione. Il Via, valutazione di impatto ambientale del Ministero, è stato elaborato sulla base del progetto che comprendeva il terminal marino ed il gasdotto di raccordo che arrivava sino a Ca' Cappello, Comune di Porto Viro.

Adesso, si legge, il terminal comprende un gasdotto diverso, con uno sviluppo che va ad interessare il territorio di molti Comuni, per la lunghezza di un centinaio di chilometri sino a Minerbio. Ragion per cui, quella valutazione di impatto ambientale, non è più valida. Allora è necessario sottoporre al Via anche il secondo progetto anche perché, aldilà della ovvia constatazione che esso si articola in gasdotti a mare e terra, il dato più significativo emergente sta nell'elevato numero di attraversamenti che dovranno essere realizzati per il gasdotto di raccordo a terra: statale 309 Romea, Po di Levante, canale Po - Brondolo, ferrovia Rovigo - Chioggia, Canalbianco, collettore Padano - polesano, Superstrada costruenda Verona - Romea, fiume Po. E questo soltanto per quelli che si riferiscono al 2. tratto, quello compreso fra Porto Viro e Cavarzere e fra Cavarzere ed il fiume Po.

Tutto questo, stride con l'ambiente che sta d'intorno. In altre parole, la realizzazione di questo terminal, sostiene la nota del sindaco di Adria Spinello, "genera contrasti irreversibili nel territorio", in una zona che è vocata a ben altri obbiettivi, in una zona che è vincolata a Parco del delta. Insomma "il Parco esistente risulterebbe gravemente deturpato dalla presenza di queste strutture nel suo complesso come paesaggio, come ambiente, come dotazione e vocazione turistica, sotto il profilo della navigazione da diporto.

torna all'home page