Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 29 Settembre 2002: <<GUARDIA DI FINANZA. Altri sequestri di cavane abusive dopo cinque mesi d'indagini>>

Ancora sequestri di cavane, le rimesse per imbarcazioni chiude su tre lati e utilizzati dai pescatori, da parte dei finanziari della Squadriglia navale di Porto Levante. I militari hanno posto sotto sequestro 89 manufatti in legno, tra cavane e pontili in legno, nelle lagune di Caleri, Boccavecchia, Casonetto, Segą, Moceniga e Capitania per «contrastare una forte situazione dilagante di abusivismo demaniale e edilizio», si afferma nel comunicato stampa. Oltre al sequestro, per un valore di migliaia di euro, sono state denunciate 7 cooperative di pesca e 34 pescatori, mentre č stato riscontrato che il canone demaniale evaso, annualmente, č stato di 29 mila euro.

L'operazione č stata il frutto di cinque mesi di indagini con controlli incrociati negli enti locali, sopralluoghi con personale tecnico dell'Arpav di Rovigo e dell'Ulss di Adria. Un'operazione contro l'abusivismo e a tutela dell'ambiente.

Salgono cosģ a 175 i manufatti in legno e altri materiali sequestrati dalla Guardia di finanza di Porto Levante da luglio in poi, insieme a 2800 metri quadrati di area demaniale infestata da rifiuti speciali e pericolosi, comprese batterie ed eternit.

Le violazioni riscontrate dai militari sono state relative al Demanio dello Stato (articolo 1161 del Codice di navigazione), mancanza di concessioni edilizie, violazione delle norme sui rifiuti, oltre a quello in materia di vincolo paesaggistico - ambientale. Un abusivismo dilagante lungo gli argini demaniali delle lagune, proprio all'interno del Parco del Delta.

Il tutto era iniziato ad aprile con un maxisequestro di novellame di vongole veraci (3500 chili) trovato all'interno di queste cavane-baracche, poi, mese dopo mese, i finanzieri hanno messo insieme i vari tasselli anche con l'impiego della sezione aerea dell'aeroporto di Venezia-Tessera.