Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 29 Dicembre 2002: <<ENERGIA E AMBIENTE. Centrale Enel, polemica dura su proroga e uso di orimulsion>>

Tra due giorni entrerà in vigore la proroga per il funzionamento della centrale Enel di Polesine Camerini con gli attuali combustivili. Una scelta, quella del Governo Berlusconi che trova opposte valutazioni. Da una parte, infatti, il comitato Anti orimulsion, che ha evidenti legami con Forza Italia, che cerca di difendere la decisione dell'esecutivo nazionale e in generale l'azione del centrodestra puntando nel contempo a far risaltare la propria proposta alternativa al contestato combustibile scelto dell'Enel. Dall'altra, i diessini, che, con un loro intervento, stigmatizzano la proroga e accusano il Centrodestra di non aver voluto scegliere per lasciare tutto com'era. Puntano il dito contro la Regione che, affermano, con il suo immobilismo ha portato alla peggiore delle soluzioni possibili, la prosecuzione delle emissioni di composti dello zolfo e dell'azoto.

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 29 Dicembre 2002: <<IL CASO. Sempre aperto il dibattito sul futuro della centrale Enel di Porto Tolle «Orimulsion, poche speranze». «Ci sono molti interventi che sembrano dimenticare la salute dei cittadini»>>

«Le ultime notizie relativamente al progetto di conversione della Centrale di Porto Tolle per un suo prossimo funzionamento ad orimulsion, effettivamente, lasciano poco spazio alle speranze. Nonostante questo, però, l'attività del comitato continuerà fino a che ci sarà un filo di speranza». Lo afferma il Comitato antiorimulsion, in una nota. «Abbiamo avviato l'iter di presentazione per le varie interpellanze, nelle varie sedi, affinché anche gli organi dell'amministrazione pubblica si adoperino per supportare la nostra proposta relativamente alle microemulsioni. Nei primi giorni dell'anno, inoltre, proporremo ufficialmente tale tecnologia ad Enel».

«Nel frattempo desidero esprimere tutto il nostro sconcerto nel leggere certe dichiarazioni di esponenti politici e di certi rappresentati di Enel, apparsi sulla stampa nei giorni scorsi. Il governo Berlusconi ha bloccato la carbon tax. Per fortuna diciamo noi. Tale tassa è stata inventata dalla sinistra quando governava al solo fine di incassare soldi fregandosene del fatto che tale imposizione metteva un ulteriore fardello sulle imprese, già penalizzate da un sistema fiscale scandaloso. È inutile lamentarci che l'industria italiana è in difficoltà, che la grande industria italiana perde colpi, che il sistema di piccole e medie imprese, vero scheletro dell'economia italiana, è in difficoltà se poi continuiamo a considerare il tessuto produttivo come una mucca da mungere al momento del bisogno. Non ci si possono inventare le tasse sui combustibili sapendo benissimo che essi sono necessari per la produzione industriale; senza combustibili fossili il Mondo intero si ferma. L'energia solare e le altre fonti rinnovabili, allo stato delle conoscenze attuali, non possono garantire il fabbisogno energetico. In altre parole, la carbon tax, è una "tangente" pagata allo Stato per lavorare».

«Il blocco della carbon tax, però - continua il Comitato -, non significa approvare l'Orimulsion a Porto Tolle. È un collegamento che non sta in piedi, è una forzatura bella e buona, onorevole Frigato! Collegare le due cose significa soltanto ricercare la polemica con chi si oppone all'orimulsion. Leggiamo che "la trasformazione ad orimulsion consente di raggiungere limiti di emissioni estremamente contenuti e molto al di sotto dei limiti di legge". Questa affermazione rappresenta un'altra grande forzatura. Qualsiasi trasformazione consente di ridurre le emissioni di una centrale che, dal punto di vista tecnologico, rappresenta un reperto archeologico. Per assurdo, anche la conversione a carbone comporterebbe emissioni inferiori. Ciò non è dovuto, come Enel afferma, solo al tipo di combustibile ma anche alle tecnologie di abbattimento delle emissioni adottate. Si afferma che, se fosse possibile trasformare tutte le centrali ad orimulsion e carbone, l'energia costerebbe molto meno. Affermazione interessante, ma perché, allora, Enel, sta trasformando varie centrali italiane verso il metano? Perché nel Mondo ci sono tantissimi progetti di trasformazione verso il metano? Che siano tutti impazziti? Dubitiamo. Vedremo se Enel vorrà valutare la nostra proposta tecnologica; in fondo anche con le microemulsioni si possono abbattere i costi dell'energia prodotta».

«Come ultima considerazione - continua il presidente del Comitato ing. Antonio Monesi - vorrei evidenziare un aspetto che sembra sfuggire al dialogo quotidiano: la salute degli abitanti del Delta. Ci sono molti interventi che sembrano dimenticare tale aspetto. Egregi politici, egregi dirigenti Enel sappiate che ogni nuovo tumore collegato alla centrale ricadrà sulle vostre coscienze. Il passaggio ad Orimulsion comporta la centrale in attività per i prossimi 30 anni, quanti tumori, quante vite ricadranno sulla vostra coscienza? Siete sicuri di poter sopportare un tale fardello? Vi rendete conto che state "giocando" sulla salute di decine di migliaia di persone? Francamente abbiamo l'impressione che, della salute delle genti del Delta, importi poco o nulla».

Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 29 Dicembre 2002: <<I DIESSE. «Il Governo vuole mantenere l'impianto così, avvelenandoci»>>

Continuano le prese di posizione a difesa dell'ambiente e del progetto dell'orimulsion. La segreteria provinciale dei Democratici di Sinistra in un documento critica il centrodestra polesano che negli ultimi mesi si è professato paladino dell'ambientalismo e soprattutto il decreto del Governo circa il mantenimento in servizio della centrale di Polesine Camerini cosi com'è, in deroga alle disposizioni di legge vigente.

"In realtà - prosegue il comunicato - si è finito di manifestare contro l'uso dell'orimulsion per rinviare di fatto l'ambientalizzazione della centrale Enel che avrebbe diminuito di ben 18 volte il livello di inquinamento attuale. In Polesine -continua la nota- la Casa delle Libertà affigge manifesti giganti accusando il centrosinistra di volere l'orimulsion, la Regione Veneto di Galan non si presenta agli incontri per programmare la riconversione e la chiusura della centrale che, oltre ad essere in contrasto con il Parco del Delta avvelena pesantemente le genti polesane e ferraresi. Tutto ciò ha consentito l'emanazione del decreto proposto dal presidente del consiglio Berlusconi, dal ministro delle attività Marzano e dal ministro dell'ambiente Matteoli. "Quei manifesti - conclude il comunicato - non sono altro che lacrime di coccodrillo, pure falsità propagandistiche come quelli del "presidente operaio": i polesani ora lo capiscono, ed è sempre più palese un centrodestra che governa con false promesse, trucchi ed inganni".