Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 30 Luglio 2002: <<PARCO DEL DELTA. Sotto sequestro le cavane abusive. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Finanza. Vicino a Rosolina Mare individuata una discarica>>

Circa cinquanta cavane nella zona tra Rosolina Mare e l'isola di Albarella sono state poste sotto sequestro tra ieri e domenica. I provvedimenti cautelativi, gli ultimi dei quali firmati dal sostituto procuratore Camillo Falvo, sono stati emessi per le ipotesi accusatorie di abusivismo edilizio e occupazione di suolo demaniale. Ma non solo. Sarebbero stati riscontrati anche dei gravi danni all'ambiente in quanto sarebbe stata scoperta una vera e propria discarica abusiva. In pieno Parco del Delta.

Le inchieste in corso sono più d'una. Nelle ultime quarantotto ore, nella zona a nord del Po la Guardia di finanza ha posto sotto sequestro cavane e terreni. La Procura della Repubblica di Rovigo avrebbe già avuto dei colloqui con gli amministratori locali sottolineando la massima disponibilità per garantire ai pescatori di poter continuare a lavorare. Ciò non toglie che i problemi sanitari, accertati anche da Usl e Arpav, sono gravi e vanno risolti al più presto. L'indagine è comunque tutt'altro che conclusa e nelle prossime ore ci potrebbero essere ulteriori sviluppi.

«Per prima cosa - spiega l'avvocato Fulvia Fois -, siamo sicuri che le cavane sequestrate si trovino effettivamente in area demaniale e non privata? Eppoi, com'è possibile che siano scattati dei provvedimenti cautelativi, temendo la reiterazione del reato, quando queste cavane esistono da almeno vent'anni? Terzo, il 10 agosto del 1998 una cavana prese fuoco: perché nessuno si chiese allora se era abusiva o no? Infine, e questo mi sembra l'aspetto più importante, chi garantirà il lavoro a questi pescatori che avendo le cavane sequestrate non potranno continuare la loro attività?».