Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" dell'1 Agosto 2001: <<TERMINAL GASIFERO. Comunione Isola di Albarella si schiera contro l’impianto dell’Edison nel Delta. "L'ambiente verrebbe compromesso">>

La gente di Albarella dice no al terminal. Sulla contrastata vicenda dell'impianto di rigasificazione scendono in campo anche coloro che hanno eletto l'isola deltina a luogo di permanenza prolungata per turismo o per attività di lavoro, riuniti nell'associazione Comunione Isola di Albarella che conta oltre duemila cittadini con le loro famiglie. In una nota inviata alla Capitaneria di porto chioggiotta, ad amministratori locali, regionali e ai parlamentari polesani hanno esposto le circostanziate ragioni delle loro preoccupazioni.

L'isola è infatti un polo turistico che in alta stagione arriva a contare 14mila presenze giornaliere da tutt'Europa. Possiede un indotto occupazionale con mille dipendenti, 35 aziende commerciali, tre ditte appaltatrici, 15 imprese edili, 10 di giardinaggio e 4 di pulizie, oltre duemila ditte forniscono beni e servizi e un centinaio di imprese artigiane operano in edilizia e manutenzione.In pratica, i "difensori" di Albarella vogliono riaffermare il diritto di una bellezza naturale e paesaggistica unica che subirebbe un danno incalcolabile dalla prospettiva industriale prevista. Quella struttura al largo in Alto Adriatico, nello specchio d'acqua prospiciente l'isola, paradiso di vacanze in grande tranquillità e a contatto con la natura, a loro parere, proprio non ha senso.

Per dar maggior peso alle proprie ragioni, l'associazione porta in campo anche la cronistoria delle scelte e delle promesse che hanno preceduto il progetto dell'impianto di rigasificazione. «All'inizio, da più parti è stato osservato che si sarebbe rafforzata la possibilità di una riconversione della centrale di Polesine Camerini, oggetto di critiche serrate per i danni all'ambiente - hanno spiegato i rappresentanti dell'associazione - Un fatto positivo, anche se rimanevano oscuri gli effettivi impegni presi. Adesso si scopre che l'accordo tra Regione ed Edison spa comprende il risanamento non del Delta, ma dell'area di Marghera Levante. E a ben guardare non poteva essere altrimenti visto che la centrale di Porto Tolle è di proprietà dell'Enel».Evita espressamente, l'associazione Comunione Isola di Albarella, di dare giudizi in merito alle ricadute sociali ed economiche sul territorio che il terminal gasifero potrebbe avere, anche rispetto ai criteri di sicurezza adottati, per i quali viene richiamato un doveroso principio di riserva, visto che dovranno essere valutati in sede opportuna da forze politiche e sociali locali ed enti autorizzanti. «Teniamo a ribadire però - hanno sottolineato i rappresentanti di Comunione Isola di Albarella - che al di là del rispetto dei requisiti di impatto ambientale e di sicurezza, a prevalere devono essere le ragioni legate all'immagine turistica del territorio che sarà alla fine gravemente danneggiata. Questa iniziativa industriale è una pesante contraddizione che lede la vocazione turistica del Bassopolesine e, come associazione, sentiamo il dovere di essere parte ancora più attiva nella vicenda».

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