Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 25.02.2001: <<PORTO VIRO. Sindaco preoccupato per le conseguenze di subsidenza con danni irreparabili al territorio. "Blocchiamo le estrazioni di gas".Mancin: "Il rifiuto unanime del Consiglio comunale risale al 22 aprile dell’anno scorso">>

Tornano i fantasmi delle estrazioni metanifere e della subsidenza, che hanno portato danni gravissimi al Polesine. Decisa la posizione del tutto contraria del sindaco Doriano Mancin, che rileva che questo è un "no" di vecchia data, poiché già il 6 aprile dello scorso anno, aveva provveduto ad inviare al Ministero dell'Ambiente, al presidente della Giunta regionale, ai presidenti delle Amministrazioni provinciali di Rovigo e Venezia, ai Prefetti di queste due città ed ai sindaci di Rosolina e Taglio di Po, un ordine del giorno, votato all'unanimità dal Consiglio comunale, col quale si esprimeva, tra l'altro, "la più decisa contrarietà al progetto dell'Agip di estrazione di gas metano in Adriatico".

Il sindaco non usa mezzi termini ed afferma: "Il mio è un " no" deciso alle estrazioni metanifere, assoluto e non da oggi. Oggi i politici - prosegue - rinnegano anche il passato, quando i loro partiti hanno dato parere positivo su tale questione. C'è spesso ambiguità da parte di chi vuole una cosa e ne esterna un'altra".

Ricorda poi il recentissimo "no" del Consiglio provinciale, che ha approvato un ordine del giorno, nel quale specifica chiaramente la sua netta contrarietà ad estrazioni di idrocarburi in Alto Adriatico.

"Quale sindaco di un Comune del Delta - sottolinea Mancin - invito i parlamentari polesani, i sindaci del territorio della Regione Veneto, l'Ente Parco e tutte le forze politico - economico - sociali, ad esprimere il loro dissenso a tale provvedimento ministeriale. Ho esaminato con preoccupazione il Decreto del Ministero del Commercio, Industria e Artigianato - Direzione generale dell'Energia e delle Risorse minerarie del 16 novembre scorso, con cui viene accordata alla Società Eni spa, per la durata di 20 anni, la concessione di un'area marina in Alto Adriatico, di ben 403, 65 chilometri quadrati per la coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, che altro non significa che estrazione di gas metano".

Aggiunge il primo cittadino: "Constatando che esiste una legge specifica istitutiva del Parco del Delta del Po, per la salvaguardia del territorio deltizio, e memori dei danni e dei disastri causati dalle estrazioni di gas metano degli anni 50, cioè subsidenza, erosioni e sparizioni di tratti costieri, crea sconcerto un progetto di terminal gasiero da un lato, accompagnato a concessioni estrattive dall'altro". E termina: "Se penso che già il 22 febbraio dello scorso anno l'intero consiglio comunale di Porto Viro, ha votato contro le estrazioni, non mi resta da dire che ciò sta a dimostrare che molte cose, anche in contrasto con la volontà espressa dagli Amministratori locali, vanno per strade decise in altre sedi".

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